Seicento confezioni di succedaneo di caviale, contenenti complessivamente cinque quintali e mezzo di prodotto e spacciate per caviale di eccellente qualità, e altre specialità ittiche di origine russa sono state sequestrate dal corpo forestale dello
Stato al termine di una operazione, durata cinque mesi, sul territorio regionale abruzzese e su parte del centro Italia. A condurre l'operazione, eseguita su delega della Procura della Repubblica di Vasto (CH), sono stati gli agenti del Comando Stazione Forestale di Vasto e del Servizio Cites Territoriale di Pescara del Corpo forestale dello Stato. Il caviale è un prodotto ottenuto dalla lavorazione delle uova di storione, specie ittica minacciata di estinzione e pertanto tutelata dalla Convenzione di Washington. Le confezioni sequestrate, tuttora soggette a verifiche riguardanti qualità e stato di conservazione, venivano vendute direttamente al dettaglio e via internet, attraverso la piattaforma e-bay. La merce, proveniente dalla Russia attraverso la Moldavia, giungeva sul territorio italiano trasportata da corrieri russi tramite una ditta con sede in San Salvo (CH), la cui titolare di nazionalità rumena è stata denunciata, unitamente ad un complice, per frode in commercio. Gli elementi che hanno attirato l'attenzione degli inquirenti sono stati il prezzo della merce, basti pensare che il caviale autentico ha un valore di mercato che raggiunge 650 euro per 100 grammi di prodotto e che invece le confezioni sequestrate erano in vendita al prezzo di circa 45 euro per 100 grammi - ed il fatto che nell'anno 2009 non erano state assegnate quote di esportazione di caviale alla Confederazione Russa. Gli agenti intervenuti, in collaborazione con il servizio cites centrale di Roma del corpo forestale dello Stato, hanno portato avanti un'intensa attività di intelligence: verifiche informatiche, pedinamenti e appostamenti per accertare l'origine merceologica dei prodotti e per individuare corrieri, commercianti al dettaglio e canali di importazione.
Stato al termine di una operazione, durata cinque mesi, sul territorio regionale abruzzese e su parte del centro Italia. A condurre l'operazione, eseguita su delega della Procura della Repubblica di Vasto (CH), sono stati gli agenti del Comando Stazione Forestale di Vasto e del Servizio Cites Territoriale di Pescara del Corpo forestale dello Stato. Il caviale è un prodotto ottenuto dalla lavorazione delle uova di storione, specie ittica minacciata di estinzione e pertanto tutelata dalla Convenzione di Washington. Le confezioni sequestrate, tuttora soggette a verifiche riguardanti qualità e stato di conservazione, venivano vendute direttamente al dettaglio e via internet, attraverso la piattaforma e-bay. La merce, proveniente dalla Russia attraverso la Moldavia, giungeva sul territorio italiano trasportata da corrieri russi tramite una ditta con sede in San Salvo (CH), la cui titolare di nazionalità rumena è stata denunciata, unitamente ad un complice, per frode in commercio. Gli elementi che hanno attirato l'attenzione degli inquirenti sono stati il prezzo della merce, basti pensare che il caviale autentico ha un valore di mercato che raggiunge 650 euro per 100 grammi di prodotto e che invece le confezioni sequestrate erano in vendita al prezzo di circa 45 euro per 100 grammi - ed il fatto che nell'anno 2009 non erano state assegnate quote di esportazione di caviale alla Confederazione Russa. Gli agenti intervenuti, in collaborazione con il servizio cites centrale di Roma del corpo forestale dello Stato, hanno portato avanti un'intensa attività di intelligence: verifiche informatiche, pedinamenti e appostamenti per accertare l'origine merceologica dei prodotti e per individuare corrieri, commercianti al dettaglio e canali di importazione.
Fonte: Corpo Forestale
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