Roma: presentato il calendario 2012 dell'Arma dei Carabinieri


Ancora un cinquantennio di storia della Benemerita, un arco di tempo che va dal 1864 al 1914. E' questo il filo conduttore seguito quest'anno dal calendario storico dell'Arma dei Carabinieri presentato oggi a Roma, presso la scuola ufficiali dell'Arma, dal Comandante generale Leonardo Gallitelli. Un appuntamento servito anche per ribadire lo 'spirito' che anima da quasi duecento anni gli uomini di una delle istituzioni piu' amate dagli italiani. Prova ne e' che quest'anno a presentare il calendario, assieme al massimo rappresentante dell'Arma, c'erano anche alcune figure-simbolo del presidio istituzionale sul territorio, nei luoghi piu' sperduti d'Italia, e rappresentati, oltre che dalla locale Tenenza, dal Comune, dalla parrocchia e dalla farmacia. La Copertina del calendario storico è dedicata all’assemblea parlamentare che Il 24 giugno 1864 ha dato l’appellativo di 'Benemerita' all’Arma ai Carabinieri per i servizi resi in ogni parte dell’Italia. Il calendario storico quest'anno raggiungera' il milione e 350 mila copie di cui 8 mila in diverse lingue: inglese, spagnolo, francese e tedesco. Le tavole che lo illustrano sono state ideate dal maestro Paolo Di Paolo e realizzate da Luciano Jacus.

Via: ASCA
Foto: ANSA

Rifiuti, arrestato vicepresidente del consiglio regionale Lombardia

E' di 10 arresti, tra cui Franco Nicoli Cristiani, vice presidente del Consiglio della Regione Lombardia, il bilancio dell'operazione messa a segno dai carabinieri di Brescia. In manette, oltre all'esponente politico del Pdl, anche imprenditori e funzionari pubblici, tra cui

'Ndrangheta, blitz Dda di Milano: in manette un giudice di Reggio

La Dda di Milano ha arrestato il giudice del Tribunale di Reggio Calabria Vincenzo Giglio, presidente anche di Corte d'Assise, accusato di reato di corruzione e di favoreggiamento personale di un esponente del clan Lampada, con l'aggravante di aver commesso questi reati "al fine di agevolare le attivita'" della 'ndrangheta. In manette anche un consigliere regionale Pdl e un avvocato milanese. Giglio, 51 anni, nella sua veste di presidente della sezione "Misure di prevenzione" del Tribunale di Reggio Calabria e' accusato dalla Dda milanese di aver "agevolato" la 'ndrangheta. Il giudice sarebbe stato corrotto in cambio di una 'spinta' alla carriera della moglie, Alessandra Sarlo, dirigente della Provincia e commissario straordinario della Asl di Vibo Valentia, poi messa sotto inchiesta per mafia. L'inchiesta del procuratore aggiunto milanese Ilda Boccassini e dei sostituti procuratori Paolo Storari e Alessandra Dolci ha fatto scattare le manette anche per Francesco Morelli, componente del Consiglio Regionale della Calabria e per l'avvocato milanese Vincenzo Minasi. Nell'inchiesta risulta indagato anche un altro giudice, si tratta del gip di Palmi, Giancarlo Giusti, perquisito e indagato per corruzione.

Via: Adnkronos

Aids: minsalute presenta nuovi dati e campagna comunicazione 2011

In occasione della Giornata mondiale contro l'AIDS, che si celebra ogni anno il primo dicembre, domani alle ore 11.00 presso la sede del Ministero della Salute di Lungotevere Ripa a Roma si terra' una Conferenza stampa in cui saranno illustrati gli ultimi

La figlia di Riina nel consiglio scolastico, polemica a Corleone

La figlia maggiore di Totò Riina, Maria Concetta, è stata eletta nel consiglio di circolo della scuola elementare di Corleone, diventando così rappresentante dei genitori. L'elezione, avvenuta in virtù dei 36 voti ottenuti dalla Riina, non ha tardato a sollevare

Arrestato il titolare dell'Eureco, nell'esplosione morirono 4 operai

I militari del Noe di Milano e della compagnia di Desio hanno dato esecuzione questa mattina a una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del titolare di una società di smaltimento rifiuti. Il provvedimento è stato emesso dal gip del

Incidenti: freno non regge, camion travolge e uccide due donne

Un camion, a causa del freno a mano che non ha retto, ha investito e ucciso due donne nel quartiere Monte Mario a Roma. L'incidente è avvenuto intorno alle 13.20 in via Donato, all'altezza del civico 27. Una delle vittime, rimasta incastrata sotto il camion, è stata estratta dai vigili del fuoco. Le due donne avevano 61 e 63 anni. Una lavorava nella casa famiglia 'Piccola Stella', in via delle Medaglie d'Oro, mentre l'altra era una delle donne che accudiva. Secondo la ricostruzione, l'autista del mezzo, un 40enne, ha fermato il camion ed è sceso per chiedere di spostare alcune auto, perché non riusciva a passare. In fondo alla via c'è un supermercato e il camion doveva scaricare della merce. In quel momento il mezzo ha iniziato a muoversi nella strada in discesa, ha prima urtato due auto in sosta poi ha travolto le due donne, che stavano camminando sulla via. L'uomo alla guida del camion ha riferito di aver inserito il freno a mano. Sul posto la polizia scientifica per accertare la dinamica dei fatti. Il 40enne, che in passato era stato già coinvolto in un incidente mortale, in cui era stato indagato per omicidio colposo, si è sottoposto volontariamente al narcotest.

Fonte: Adnkronos

Roma: fatto brillare pacco bomba, dentro gelatina e un detonatore

Un pacco bomba in strada nel centro di Roma, un ordigno che fino a questa sera sembrava assemblato da chi di bombe se ne intende: gelatina, innesco e detonatore. Quale potenza avesse l'ordigno, come avrebbe dovuto esplodere e soprattutto a chi fosse destinato: sono tutte domande alle quali, in queste ore, stanno cercando di rispondere i carabinieri della capitale e i loro colleghi del Ris che hanno fatto brillare il pacco bomba. L'ordigno, al momento del ritrovamento, era sotto l'auto di un imprenditore in via Ajaccio, nel quartiere Nomentano, a pochi passi dall'Universita' Luiss. Questa mattina, intorno alle 9, alcune cittadini del quartiere hanno notato il pacco sotto un'auto parcheggiata, del titolare di un'agenzia immobiliare. L'ordigno era ben visibile e fuoriuscivano dei fili, ma qualcuno precedentemente forse lo aveva gia' spostato sistemandolo vicino l'auto perche' intralciava il marciapiede. Poi dei negozianti lo hanno portato davanti all'officina di un gommista, convinti che si trattasse di materiale per auto. Gli artificieri hanno primo messo in sicurezza la zona e poi e' stato fatto brillare il pacco.

Fonte: Blitz Quotidiano
Foto: Roma Today

Ue: stop giocattoli a rischio, Tajani lancia campagna sicurezza

Dare consigli su come acquistare i giocattoli piu' sicuri e utilizzarli senza pericoli. E' l'obiettivo della ''Campagna europea sulla sicurezza dei giocattoli'' lanciata oggi dal vicepresidente della Commissione Antonio Tajani. La campagna si compone di un videoclip,

Ambiente: appello dei geologi per progetto cartografia nazionale

La Federazione Italiana Scienze della Terra con le diciassette societa' ed associazioni scientifiche federate che fanno capo alle geoscienze e il Consiglio Nazionale dei Geologi hanno avviato una raccolta di firme a sostegno di un appello pubblico rivolto al

Influenza, creato un supervirus capace di sgominare la popolazione

Creato in laboratorio un supervirus dell'influenza, virtualmente capace di sterminare la popolazione. I ricercatori che l'hanno prodotto vogliono che il loro lavoro sia pubblicato, mettendo dunque nero su bianco come si può riuscire a ottenere un virus così contagioso e

Iran: assalto studenti all'ambasciata britannica, scontri con polizia

Giornata di tensione a Teheran, dove un gruppo di circa cento studenti iraniani basij ha fatto irruzione due volte all'interno dell'ambasciata britannica nella capitale, arrivando a sequestrare sei dipendenti, successivamente liberati dalla polizia. Alla base

Norvegia: Breivik infermo di mente, potrebbe evitare di essere incarcerato

Non un futuro dietro le sbarre ma probabilmente un reparto di cure psichiatriche attende Anders Behring Breivik, il reo confesso delle stragi in Norvegia del 22 luglio costate la vita a 77 persone. Secondo la perizia psichiatrica di Synne Serheim e Torgeir Husby, il giovane fanatico di estrema destra non era capace di intendere e di volere al momento dell'attacco a causa di una schizofrenia paranoica che ne alterava la capacita' di giudizio e quindi non puo' essere considerato responsabile del duplice attacco. I risultati della perizia sono stati resi noti dal procuratore Svein Holden che in una conferenza stampa ha fatto sapere che, in caso di conferma della diagnosi da parte della commissione medica legale, chiedera' per Breivik "un trattamento psichiatrico obbligatorio", possibilmente a vita, invece della condanna al carcere. "Gli esperti descrivono una persona che viveva in un proprio mondo illusorio, dove tutti i suoi pensieri e atti erano governati da queste illusioni" ha spiegato Holden. I magistrati norvegesi hanno dichiarato che Breivik ha perso il contatto con la realtà dopo aver passato molte ore su Internet. Anders Breivik sembra essersi costruito una sua realta' con la quale e' stato costantemente in contatto al punto di avere compiuto una strage.

Via: AGI
Foto: TM News

Afghanistan: soldato italiano ferito da ordigno, non è in pericolo di vita

Un militare italiano è rimasto ferito in Afghanistan in seguito all'esplosione di uno ordigno Ied. L'attentato si è verificato mentre il militare, in forza al reggimento "San Marco", stava compiendo con la sua pattuglia una ricognizione operativa nel Gulistan, settore di responsabilità italiana. Il soldato ferito non è in pericolo di vita. L'attentato, secondo quanto riferito dal comando del contingente italiano, è avvenuto alle 8.30 locali (le 5 in Italia), quando nel corso di una ricognizione operativa, una pattuglia della Task Force Sud-Est del reggimento "San Marco" della Marina Militare, è rimasta coinvolta nell'esplosione di un ordigno. In seguito allo scoppio, un militare italiano è rimasto ferito, ma le sue condizioni non sarebbero gravi. Il fatto è avvenuto a circa sei chilometri a nord est dalla area della Base Operativa Avanzata "Ice", nel Gulistan, settore di responsabilità italiana. Sul posto sono intervenuti immediatamente i soccorsi che hanno provveduto al trasferimento in elicottero del personale coinvolto presso l'ospedale da campo di Farah. "Il soldato - dicono al comando del contingente - è rimasto sempre cosciente e ha informato telefonicamente i propri familiari".

Fonte: Tg com

Francia: muore bimbo messo in lavatrice dal padre per punizione

Un bimbo di 3 anni è stato ucciso dal padre che lo ha chiuso dentro la lavatrice per punizione perché, secondo lui, il figlio si era comportato male all'asilo. E' successo a Germiny-L'Eveque, nell'est di Parigi. L'uomo è stato fermato ed incriminato per omicidio. Anche la madre del bimbo è stata arrestata con l'accusa di non aver prestato soccorso al figlio e per non aver fermato il marito nel suo gesto di follia. L'uomo ha negato i fatti, sostenendo che il bimbo è morto cadendo dalle scale. Invece i primi dati dell'inchiesta confermano che il piccolo è stato chiuso nella lavatrice di casa. Al quotidiano Le Parisien, alcuni testimoni hanno riferito che il bimbo "era gelato" quando la madre lo ha tirato fuori dalla lavatrice. Una vicina ha paragonato il corpicino a quello di una "bambola disarticolata". Alcuni hanno indicato al giornale che il padre aveva già punito il figlio in vari modi, anche "chiudendolo nell'armadio". La sorella maggiore del bimbo ha confidato ad alcuni vicini che il fratellino era già stato chiuso una volta in lavatrice e che, quando era appena neonato, era stato lasciato in una coperta sul bordo di una finestra. Entrambi i genitori sono stati immediatamente arrestati, lui, 33 anni, per assassinio di minore, lei per non aver impedito la tragedia.

Fonte: Tg com

False ricette per farmaci dopanti, Nas eseguono 7 misure cautelari

I carabinieri del Nas di Pescara, impegnati nell'attivita' di contrasto all'illecito utilizzo di farmaci ad effetto dopante da parte di atleti, hanno eseguito 7 misure cautelari, emesse dal Gip del Tribunale di Pescara su richiesta della Procura. L'indagine nasce da un'attivita' investigativa del Nas di Pescara, coordinata dalla Procura della Repubblica, iniziata nel 2009, grazie al sequestro presso le farmacie ospedaliere di Pescara, Chieti e Atri (Teramo), di numerose ricette del servizio sanitario nazionale falsificate nella firma dei medici convenzionati, per l'approvvigionamento del farmaco anabolizzante ''Genotropin'' a base di somatropina o ormone della crescita. Gli accertamenti successivi hanno consentito di risalire agli autori del raggiro a danno delle farmacie ospedaliere, utilizzato per il procacciamento illegale di farmaci anabolizzanti che, successivamente, venivano venduti ad atleti che praticano il body building in alcune palestre. Dalle intercettazioni telefoniche, disposte dalla Procura di Pescara, dai sequestri di ricette e farmaci, e' emersa l'esistenza di un'organizzazione criminale dedita all'approvvigionamento di farmaci dopanti tramite ricette ripetibili e del servizio sanitario nazionale, che avevano intestazioni di medici inesistenti, per poi commercializzare i prodotti dopanti.

Fonte: Adnkronos

Maxioperazione congiunta a Palermo, scacco alla cosca: 36 arrestati

Maxi blitz antimafia a Palermo. In tre operazioni congiunte Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza hanno arrestato all'alba di oggi 36 persone legate alla cosca di Brancaccio, un tempo feudo dei boss Filippo e Giuseppe Graviano, e dei mandamenti di San

Omicidio Scazzi, aggravata misura cautelare per Michele Misseri

Il gip del Tribunale di Taranto, Pompeo Carriere, ha disposto una nuova misura cautelare a carico di Michele Misseri, il contadino di Avetrana che nei giorni scorsi lo stesso gup ha rinviato a giudizio per concorso in soppressione di cadavere nell'ambito del processo per l'omicidio della nipote 15enne Sarah Scazzi. Da fine maggio scorso, dopo diversi mesi in carcere, aveva solo l'obbligo di firma dalle 17 alle 18 presso la caserma dei carabinieri della cittadina jonica. Adesso dovrà recarsi due volte a firmare in caserma: la mattina dalle 12 alle 13 e il pomeriggio sempre dalle 17 alle 18. Inoltre l'uomo non potrà allontanarsi dalla sua abitazione di via Deledda dalle 19 di sera fino alle 7 di mattina. Il pm Mariano Buccoliero e il procuratore aggiunto Pietro Argentino avevano chiesto gli arresti domiciliari per Michele per presunta violazione dell'obbligo di firma. L'uomo, giovedì, si sarebbe presentato, in anticipo alla caserma di Avetrana insieme al suo difensore, di circa un quarto d'ora. Il gup ha invece deciso per una misura piu' lieve. ''L'anticipo con il quale il mio assistito si è presentato in caserma giovedì non è dovuto a ragioni particolari ma al fatto che quella sera su Avetrana pioveva a dirotto'', sottolinea l'avvocato Armando Amendolito.

Fonte: Adnkronos
Foto: TV Globo

Tragedia a Concorezzo: pulisce l'arma e parte colpo, muore agente

E' stato trovato la moglie, disteso per terra, senza vita, in una pozza di sangue nella sua abitazione di via Libertà a Concorezzo (Brianza). Un buco in testa che non gli ha lasciato scampo, ferendolo a morte. Così G.P., 50 anni, sposato con figli, agente della Polizia Locale, ha perso la vita. Inutili i soccorsi del 118, chiamati tempestivamente dalla moglie che verso le 3 ha trovato il corpo, ormai senza vita. I carabinieri stanno indagando per confermare la prima ipotesi: l'uomo stava pulendo la sua arma d'ordinanza quando è partito accidentalmente un colpo, fatale. Grande sgomento in città. L'uomo era ben noto in paese, svolgeva il servizio come custode del campo sportivo in via Dante e in passato aveva lavorato come messo comunale. "Prima messo comunale, poi agente di Polizia locale, l'uomo era una di quelle figure che segnano il corso della comunità: preparato, disponibile, cordiale, era veramente stimato da tutti, senza usare parole di circostanza", scrive il sito Concorezzo.org. Impegnato nell'associazionismo, era stato di recente premiato insieme ai colleghi per il lavoro fatto in paese. Nel luglio del 2010 aveva ricevuto un elogio formale per il pronto intervento alla Banca Intesa San Paolo per dare supporto ai colleghi dopo una rapina.

Fonte: Il Giorno

Incidente stradale per Valentina Vezzali, la campionessa sta bene

L' olimpionica di schema Valentina Vezzali è rimasta coinvolta in un incidente stradale alle porte di Norcia, mentre sulla sua auto stava raggiungendo il ritiro della Nazionale azzurra. L'impatto è stato attutito dagli airbag e dal fatto che l'azzurra indossava la cintura di sicurezza. La fiorettista avrebbe subito il classico "colpo di frusta" e per questo è stata trasferita con urgenza al pronto soccorso dell'ospedale di Spoleto, dove è stata sottoposta a tutti gli esami clinici. A quanto si è appreso, la Vezzali non ha riportato conseguenze di rilievo. La Vezzali era alla guida della sua Golf, che - per motivi ancora da accertare, al vaglio dei carabinieri accorsi subito sul posto - si è scontrata con una Opel Astra condotta da un giovane straniero. L'occupante dell'Astra è rimasto illeso. "Valentina Vezzali ha riportato nell'impatto un trauma toracico, un colpo di frusta cervicale ed un trauma addominale. Mentre per il trauma toracico e quello cervicale si escludono complicazioni, il trauma addominale necessita di ulteriori accertamenti. Per questo motivo è stato disposto il "ricovero cautelativo in osservazione". Lo ha detto il medico della Federscherma Antonio Fiore, precisando che "le condizioni generali sono comunque buone".

Via: LEGGO
Foto dal Web

Muore d'infarto, fratello non regge e muore anche lui: salvato un terzo

Lo stesso giorno in cui due suoi fratelli, Guido e Alberto Mario, di 45 e 53 anni, sono morti d'infarto, a meno di un'ora l'uno dall'altro, Salvatore Garofalo, 57 anni, è stato salvato da un grave episodio di ischemia cardiaca dai medici dell'ospedale Garibaldi.

Novi Ligure: il padre di Omar aggredisce un carabiniere, denunciato

Maurizio Favaro, il padre di Omar, il ragazzo che dieci anni fa uccise con l'allora fidanzatina Erika mamma e fratellino di lei, è stato denunciato per avere aggredito un carabiniere. L'ha colpito con un pugno al volto quando il militare gli si è avvicinato trovandolo su

Melania Rea, Cassazione respinge ricorso: Parolisi resta in carcere

Salvatore Parolisi resta in carcere. Lo ha stabilito la prima sezione penale della Cassazione respingendo il ricorso presentato dalla difesa del caporalmaggiore che chiedeva di ribaltare l'ordinanza del Tribunale del Riesame dell'Aquila dello scorso 23 agosto. La difesa di Parolisi, rappresentata da Valter Biscotti, puntava molto su una prova che, a suo dire, avrebbe scagionato il caporalmaggiore accusato di aver ucciso lo scorso 18 aprile la moglie nel bosco di Ripa di Civitella del Tronto, in provincia di Teramo. In pratica, secondo la difesa di Parolisi, l'uomo non avrebbe ucciso perché quel giorno indossava una maglia a maniche corte mentre le indagini hanno refertato sulla coscia destra di Melania una striscia di sangue che sarebbe stata lasciata da un polsino di un indumento a manica lunga con zigrinature. Una tesi difensiva che la Cassazione bocciando il ricorso non ha condiviso. Salvatore Parolisi è in carcere dal 20 luglio scorso. La moglie Melania Rea, scomparsa il 18 aprile 2011 da Folignano (Ascoli Piceno), venne ritrovata due giorni dopo morta nel bosco di Ripe di Civitella del Tronto. Alla base del delitto, secondo gli inquirenti, ci sarebbe un movente passionale legato anche a intrighi che coinvolgerebbero Parolisi e le soldatesse che addestrava nella caserma di Ascoli Piceno.

Via: Adnkronos
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Burundi, spari nella missione: uccisa suora croata e volontario italiano

Una suora croata, madre Lukrecija Mamic, e un volontario italiano, Francesco Bazzani, sono stati uccisi ieri a Kiremba, nel sud-ovest del Burundi, nel corso di un assalto da parte di un gruppo di ribelli nella missione in cui lavoravano. Un'altra religiosa italiana, Carla Brianza, è rimasta ferita alle mani ed è fuori pericolo. "Due uomini armati sono entrati nella casa delle Ancelle della Carità, con lo scopo di mettere a segno una rapina - ha spiegato padre Michele Tognazzi, missionario Fidei donum a Kiremba - hanno subito ucciso la suora croata, quindi si sono impossessati di un'auto dell'ospedale e sono fuggiti trascinando a bordo suor Carla e Francesco, volontario originario dell'associazione Ascom di Legnago, in provincia di Verona". A circa otto chilometri dall'ospedale i malviventi, temendo di essere catturati dalla polizia che li stava inseguendo, hanno fermato l`auto e fatto scendere i due ostaggi: "Francesco è stato ucciso a bruciapelo - prosegue padre Michele - suor Carla è riuscita invece ad afferrare con le mani la canna del fucile che gli era stato puntato contro". Le vittime lavoravano all'ospedale di Kiremba. Bazzani si occupava in particolare del settore amministrativo. I malviventi, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Misna, sono riusciti a fuggire.

Via: TG com
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Uccise sette anziani in una casa riposo, arrestato presunto killer

Svolta nelle indagini sul presunto serial killer di anziani, noto anche come 'l'angelo della morte' di Roma. Angelo Stazzi, infermiere già in carcere per l'uccisione di una sua collega, è ritenuto il responsabile della morte di sette anziani ricoverati in una casa di cura, uccisi

Novara: è morta Ida Lagrutta, la gioielliera aggredita durante rapina

È morta stamani, nell'ospedale Maggiore di Novara, la gioielliera Ida Lagrutta, di 45 anni, ferita lo scorso 18 novembre durante una rapina nel suo negozio nella città piemontese. La donna era stata colpita al capo con un corpo contundente, forse il calcio di una pistola, e aveva subito una serie di fratture per le quali è rimasta in coma farmacologico nel reparto rianimazione. La scorsa notte c'è stato un aggravamento delle sue condizioni, da alcuni giorni già molto critiche. Ida Lagrutta era stata ferita da sconosciuti che erano entrati nel negozio che gestiva insieme al marito. La ricostruzione di quanto accaduto appare tuttora complesso, perchè la rapina non ha avuto testimoni e le telecamere del negozio non hanno registrato nulla. Ida Lagrutta al momento dell'arrivo dei soccorritori era riuscita a pronunciare solo qualche parola e poi non è stata più in grado di parlare. Le indagini sono condotte dalla squadra mobile della Questura di Novara, ma al momento non ci sono novità sostanziali: l'ipotesi più probabile è che la rapina sia finita con l'aggressione dopo che Ida Lagrutta aveva dato l'allarme, ma alcuni elementi (in particolare, la violenza con la quale il suo assassino ha infierito sul capo della donna) non fanno escludere altri moventi.

Via: LEGGO

Rissa tra stranieri a Roma: un morto, fermati su bus due nordafricani

Omicidio a Roma consumato al termine di una violenta  rissa al quartiere Prenestino. Venerdì sera una delle persone coinvolte nell'episodio è deceduta in ospedale in seguito alle ferite riportate da arma da taglio. Due cittadini nordafricani sono stati arrestati dalla polizia sabato notte a Roma per aver ucciso a coltellate un altro africano durante una lite avvenuta venerdì, intorno alle 23, in piazzale Prenestino. La polizia dopo aver "chiuso" la zona ha catturato un tunisino minorenne ed un libico di 28 anni.  Le volanti della Questura, coordinate dalla Sala Operativa, hanno attuato una "chiusura" dell'intera zona, bloccando tutte le vie di uscita e procedendo ad un sistematico controllo di persone a bordo degli autobus pubblici. In uno di questi gli agenti hanno notato due stranieri: un tunisino minorenne e un libico di 28 anni, che corrispondevano alle descrizioni raccolte. Il tunisino, quando gli agenti lo hanno fermato, a bordo dell'autobus, stringeva ancora il coltello dentro la tasca. Accompagnati in ufficio, i due sono stati poi arrestati per omicidio. La vittima, 23 anni, è morta in ospedale in seguito alle ferite all'addome, alla schiena e al torace. Sono in corso le indagini della squadra mobile per l'identificazione di eventuali ulteriori soggetti coinvolti.

Via: La Repubblica

Castrovillari, uccide a colpi di ascia in testa l'amico romeno: arrestato

Omicidio a Castrovillari, nel Cosentino, dove un uomo è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso a colpi d’ascia in testa un cittadino romeno da tempo in Italia. La tragedia si è consumata nell'appartamento dell'uomo finito in manette. Aveva telefonato

New York: italiana uccisa in casa, identificato presunto assassino

Si stringe il cerchio intorno all’assassino di Rita Morelli, la ragazza italiana uccisa a New York. La polizia ha un identikit, un nome e un cognome di una persona sospettata di essere l’omicida. L’autopsia eseguita sul corpo della ragazza avrebbe

Roma: evaso da comunità terapeutica, arrestato pericoloso latitante

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Castel Gandolfo ieri sera, ad Ardea, hanno arrestato Claudio De Witt, 38enne, pericoloso malvivente affiliato ad un sodalizio criminale dedito al traffico internazionale dello spaccio degli stupefacenti, radicato nell'area sud della Capitale e nella zona dei Castelli Romani. L'uomo, già arrestato nel 2006 insieme ad altri 24 trafficanti di droga nell'ambito di un indagine condotta dai Carabinieri di Frascati e coordinata dalla Dda di Roma, che aveva svelato l'attività della banda che acquistava fino a trenta chili di cocaina a settimana in Spagna importandola poi a Roma via Mare. De Witt, che del gruppo era uno dei capi, era stato condannato dalla Corte di appello di Roma a 12 anni di carcere. Poi, in seguito ad un malore, dal carcere era stato trasferito in detenzione domiciliare in una comunità terapeutica sulla Prenestina a Roma da cui era evaso. I Carabinieri di Castel Gandolfo ieri sera lo hanno visto uscire nel giardino della villetta di via delle Mammole ad Ardea. E' così scattato il dispositivo in modo tanto fulmineo che al De Witt, vistosi accerchiato e senza possibilità di fuga, non è restato che arrendersi ai Carabinieri che lo hanno condotto al carcere di Velletri.

Fonte Libero News

Libia: rilasciati i due pescherecci sequestrati, a breve il rientro

Liberati i due pescherecci sequestrati. Parenti hanno parlato al telefono con il comandante di uno dei due pescherecci che conferma l'imminente rilascio dopo le normali procedure d'identificazione da parte delle autorità libiche. Le due imbarcazioni erano salpate una da Mazara del Vallo e l'altra da Siracusa ma sono stati abbordati dalle vedette libiche e costretti verso il porto di Misurata. I pescherecci sono l'Asia, di Mazara del Vallo, e l'Astra di Siracusa. Sul primo ci sono 5 persone, tutte italiane. A bordo del secondo, invece, sono 7 i membri dell'equipaggio, di cui 3 tunisini e 4 italiani. L'Italia ha piu' volte dichiarato di non riconoscere la validita' della linea di base retta di 307 miglia marine, adottata dalla Libia per chiudere il Golfo della Sirte in modo non conforme al diritto internazionale e derivante dalla pretesa libica di considerare questo golfo come baia storica. Una pretesa da sempre contestata non solo dall'Italia ma da quasi tutti gli stati mediterranei e dagli Stati Uniti che piu' volte sono penetrati nel golfo. Malgrado i trattati di amicizia e di pesca degli ultimi anni, il problema e' rimasto insoluto: i pescherecci italiani che partono dalla Sicilia, se si spingono troppo al sud rischiano di imbattersi con le motovedette libiche.

Via: AGI

Naufragio a Brindisi: recuperato terzo corpo, migranti con braccialetti

E' salito a tre il numero delle vittime accertate del naufragio - avvenuto ieri sera sul litorale di Torre Santa Sabina, nel brindisino - di una barca a vela con la quale alcune decine di asiatici tentavano di approdare clandestinamente sulle coste pugliesi. Il corpo della terza vittima è stato trovato intorno a mezzogiorno dai sommozzatori dei vigili del fuoco che continuano a perlustrare la costa frastagliata. La barca naufragata si chiama Gloria, batte bandiera Usa ed é lunga 11 metri. Secondo fonti della prefettura, le persone soccorse sono 43, tutti uomini: 35 di loro sono in buone condizioni di salute e si trovano nel centro Cara di Restinco, a Brindisi, dove si completano le operazioni di identificazione; due uomini sono ricoverati in ospedale a Ostuni e sei sono ricoverati nel nosocomio di Brindisi. Le condizioni degli otto feriti non sono preoccupanti: la maggior parte di loro ha subito fratture e contusioni nell'urto violento che la barca ha avuto contro gli scogli. Gli investigatori hanno frattanto accertato che i migranti che erano sulla barca avevano tutti un braccialetto di carta con numeri progressivi: si sta dunque cercando di capire la ragione di questo elemento che appare una novità rispetto alle modalità consuete dei viaggi dei migranti che giungono in Puglia dall'altra sponda dell'Adriatico.

Fonte: ANSA

Libia: sequestrati due pescherecci siciliani, Farnesina attiva canali

Due pescherecci italiani sono stati sequestrati da motovedette libiche. Si tratta del motopesca siracusano "Astra", con a bordo quattro italiani e tre tunisini, e del peschereccio di Mazara del Vallo "Asia", con a bordo cinque persone. Lo riferiscono fonti del Comando generale delle capitanerie di porto. In base alle stesse fonti, i due natanti sono stati bloccati a circa 40 miglia a est di Misurata e proprio verso la citta' libica sono stati scortati. Nel contatto avuto con uno dei comandanti, si è saputo che i membri degli equipaggi stanno bene. La Farnesina ha dato disposizione all'Ambasciata a Tripoli di contattare le autorità libiche per arrivare rapidamente alla liberazione dei mezzi navali e dell'equipaggio. L' Ambasciata sta altresì prestando la necessaria assistenza all'equipaggio del peschereccio, con il quale si mantiene in costante contatto. La Farnesina, attraverso l'Ambasciata in Libia, sta seguendo con la massima attenzione anche il caso di un ulteriore motopesca italiano che è stato fatto oggetto di attenzione dalle Autorità libiche. L'Italia ha più volte dichiarato di non riconoscere la validità della linea di base retta di 307 miglia marine, adottata dalla Libia per chiudere il Golfo della Sirte in modo non conforme al diritto internazionale.

Fonte: Adnkronos
Via: AGI
Foto dal web

New York, studentessa italiana uccisa con tre pugnalate a Harlem

Da cinque anni viveva a New York, dove studiava all'Hunter College e si sarebbe laureata il prossimo anno. Rita Morelli, 36enne di Pescara, è stata trovata morta nel suo appartamento a New York, nel quartiere di East Harlem, la sera del Giorno

Camorra: polizia arresta reggente clan D'Agostino del napoletano

Antonio D'Agostino di 39 anni latitante da 8 mesi, ritenuto l'attuale reggente dell'omonimo clan e' stato arrestato a Sant'Antimo, nel napoletano, dagli agenti del commissariato di Frattamaggiore. Si nascondeva da otto mesi in un piccolo appartamento con pochi confort: un tavolo una sedia e un televisore. D'Agostino era latitante dal 25 marzo di quest'anno quando sfuggi' all'arresto nell'ambito di una operazione anticamorra. Nei suoi confronti era stata emessa, dal Gip del Tribunale di Napoli, un'ordinanza di custodia cautelare per il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso. L'edificio dove il presunto boss si trovava e' stato circondato poi gli agenti hanno fatto irruzione in un appartamento situato al piano rialzato. D'Agostino ha tentato una disperata fuga ma e' stato bloccato. Nel covo dell'indagato gli agenti hanno sequestrato 90 dosi di hashish e una pistola calibro 9x21. D'Agostino e' stato arrestato anche per detenzione illegale di pistola e detenzione di droga. Il proprietario dell'appartamento e' stato denunciato in stato di liberta' con l'accusa di favoreggiamento personale nei confronti del presunto camorrista. D'Agostino invece e' stato rinchiuso nel carcere di Secondigliano.

Fonte: Adnkronos
Via: La Repubblica

Rosalia d'Amato: pagato riscatto 600mila dollari, scortata da NMP

Per la liberazione della nave italiana Rosalia d'Amato e del suo equipaggio, rilasciati ieri dai pirati somali, e' stato pagato un riscatto di 600 mila dollari. E' quanto afferma il sito Somalia Report citando fonti dei sequestratori e di funzionari del Puntland, secondo i quali la nave e' stata riconsegnata subito dopo il pagamento del riscatto. ''Posso confermare che i miei amici nella zona di Garacad hanno rilasciato la mv Rosalia D'Amato dopo che un elicottero ha paracadutato il riscatto'', ha detto Mohamed Ahmed, uno dei pirati piu' conosciuti del Corno d'Africa a Somalia Report. Anche un responsabile di polizia della regione del Puntland che controlla il villaggio di Garacad nella regione di Mudug, ha confermato la circostanza. Intanto, il Cacciatorpediniere Andrea Doria della Marina Militare è intervenuto oggi, a largo delle coste somale in supporto all'operazione di rilascio del mercantile e del suo equipaggio. A bordo della Rosalia d'Amato, oltre all'equipaggio, anche un Nucleo Militare di Protezione (NMP) della Marina Militare composto da militari del Reggimento San Marco, addestrati per reagire, come unità isolate, da bordo di navi mercantili nazionali, garantendo la protezione da atti di pirateria.

Fonti: Blitz Quotidiano, ANSA
Foto: Libero News

Giornata della colletta alimentare, si dona in oltre 8.600 supermarket

Torna la giornata della colletta alimentare: più di 120.000 volontari della Fondazione Banco Alimentare Onlus, in oltre 8.600 supermercati, inviteranno a donare alimenti a lunga conservazione che saranno distribuiti a oltre 8mila strutture caritative che aiutano 1.400.000 persone povere. Nel 2010 sono state recuperate circa 65mila tonnellate di alimenti che altrimenti sarebbero andati sprecati. La Rete Banco Alimentare recupera grazie alla sua attività quotidiana, alimenti per valore di 210 milioni di euro ovvero al carico di oltre 2.000 tir. Le ragioni di fondo di questo gesto di carità sono descritte nel testo delle "dieci righe", il giudizio sintetico che ogni anno viene offerto a tutti coloro che a vario titolo partecipano alla Gnca. "Il momento storico che stiamo vivendo rimane molto delicato e drammatico. I poveri sono in costante crescita e sono sempre più prossimi a ciascuno di noi. Non manca solo il cibo, manca il lavoro, la casa e soprattutto sembrano venir meno le ragioni per sperare e per questo si è sempre più soli; una solitudine spesso avvertita da chiunque, poveri o ricchi. Per questa esperienza, proponiamo ad ognuno la Colletta Alimentare". Anche i ragazzi di Giovani Impresa Coldiretti contribuiranno, fra gli altri volontari, alla buona riuscita dell’iniziativa.

Via: Tg Com

Yara un anno dopo: oggi intitolazione palestra e messa suffragio

Il sorriso con l'apparecchio ai denti. E' l'immagine che resta nella memoria di Yara Gambirasio. La stessa immagine che si trova sulla sua lapide al cimitero di Brembate Sopra, circondata di girandole, angioletti, coccinelle e fiori freschi. Nessuna data. Ma una data da ricordare c'e': il 26 novembre di un anno fa, quando la ginnasta tredicenne fu rapita a 200 metri da casa e scomparve nel nulla. La storia di Yara e' racchiusa in poche centinaia di metri. Inizia al Palasport dove nel tardo pomeriggio di quel venerdi' Yara va a portare uno stereo alle compagne della squadra di ginnastica ritmica, attraversa il parcheggio dove sei mesi dopo sara' celebrato il suo funerale, e imbocca via Morlotti. E qui scompare. Qualcuno dira' di avere sentito un urlo, altri accenneranno a un furgone bianco che sgommava, un vicino raccontera' di avere visto la ragazza parlare con due estranei vicino a un'auto rossa ammaccata. Testimonianza giudicata inattendibile, poi no, poi si', poi chissa'. Ma in quella via Morlotti che fa angolo con la via Rampinelli dove si trova casa sua, Yara scompare per sempre. Due iniziative sono state scelte per ricordare Yara Gambirasio a un anno dal suo rapimento: intitolarle la palestra della scuola che frequentava e una messa di suffragio.

Fonte: AGI

Alluvione Saponara: trovato e recuperato il corpo della terza vittima

E' stato recuperato dalle squadre dei vigili del fuoco, ricoperto da una grande massa di fango, il cadavere di Luigi Valla, 55 anni, una delle tre vittime dell'alluvione che martedì scorso ha travolto alcune case di Scarcelli, frazione di Saponara. I Vigili del fuoco, che non hanno mai

Scattone insegna al liceo di Marta Russo, madre vittima indignata

L'assegnazione a Giovanni Scattone della cattedra di storia e filosofia nel liceo Cavour di Roma "è per noi la profanazione del luogo in cui nostra figlia ha trascorso gli ultimi anni prima di iscriversi all'università La Sapienza" dove ha trovato la morte.

Alluvione Messina: Protezione civile, numero solidale raccolta fondi

Come già accaduto nelle scorse settimane per la Liguria e la Toscana, è stato istituito un numero solidale per raccogliere fondi in favore delle popolazioni del messinese colpite dalle recenti alluvioni. Ne dà notizia il Dipartimento della Protezione civile. Dalle 19 di stasera è operativo l’Sms solidale attivato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per aiutare i comuni della provincia di Messina colpiti dall’alluvione del 22 novembre. Si potrà donare 1 euro inviando un sms al 45590 fino al prossimo 28 dicembre, oppure 2 euro chiamando lo stesso numero da rete fissa. ''Numerosi operatori dell'informazione - rileva una nota - hanno aderito alla campagna e si impegneranno a pubblicizzarla nella maniera più capillare e opportuna''. Intanto, l'assessore regionale al Turismo della Sicilia, Daniele Tranchida ha chiesto "misure urgenti per la messa in sicurezza del territorio e l'avvio di una sinergia tra Stato e Regione per affrontare il grave problema di dissesto idrogeologico che interessa la provincia di Messina". Tranchida ha sottolineato come l'alluvione abbia colpito anche l'economia della zona provocando "forti danni alle aree florovivaistiche della piana di Milazzo e Barcellona e all'area artigianale della zona del Mela fortemente danneggiate".

Via: Adnkronos

Liberata la nave Rosalia D'Amato, conferma audio del comandante

A quanto si apprende, sarebbe stata liberata la nave italiana Rosalia D'Amato, sequestrata il 21 aprile scorso a 400 miglia dalle coste dell'Oman, nell'Oceano Indiano. Dopo sette mesi si sarebbe dunque conclusa bene l'odissea dei 21 marinai a bordo, 16 filippini e 6

Violenza sulle donne, oggi Giornata internazionale di riflessione Onu

Oggi ricorre la Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne, un appuntamento annuale che l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite istituì nel 1999, con la risoluzione 54/134, al fine di sensibilizzare governi, organizzazioni governative e non,

Mafia: agguato a Catania, ucciso a Librino appartenente clan Mazzei

Omicidio la scorsa notte nel quartiere di Librino a Catania, dove a colpi di revolver è stato assassinato Rosario Sciuto, 48 anni, pegiudicato per mafia e in libertà vigilata, ritenuto appartenere al clan Mazzei. Probabilmente 5 i proiettili esplosi a distanza

Esplode caldaia in una cartiera vicino a Bergamo, muore un operaio

Esplosione questa notte in una cartiera di Lallio, vicino a Dalmine nel bergamasco: un uomo è deceduto, incolumi gli altri operai. La deflagrazione, violenta, è avvenuta intorno alle alle 4.30, nella cartiera Cama srl a Lallio: ad esplodere una caldaia nel locale adibito che è stata lanciata a una distanza di 150 metri ed è stata ritrovata nel cortile. L'operaio addetto è stato investito in pieno dalla deflagrazione. Il corpo è stato ritrovato semicarbonizzato. La vittima, Rosario Spampinato, aveva 50anni, originario della provincia di Bergamo, Treviolo, lascia la moglie e una figlia. Incolumi gli altri 6 operai del turno di notte, che lavoravano nel magazzino. Ma l'esplosione, che - spiegano i carabinieri intervenuti - è stata violentissima, ha provocato danni ingenti alla cartieria, semisventrata. Calcinacci e detriti sono stati scaraventati a decine di metri, causando lesioni anche alle abitazioni. Lesioni esterne, alle facciate, che saranno sottoposte a verifiche, ma che non appaiono strutturali. Sul posto sono intervenuti il 118 di Bergamo, i vigili del fuoco, la protezione civile e la polizia locale. I vigili del fuoco hanno subito domato l'incendio. In corso le indagini e gli accertamenti per risalire alle cause dell'esplosione, coordinate dalla procura di Bergamo che ha aperto un fascicolo.

Via: TM News
Foto: La 7

Maltempo: si cerca terza vittima a Saponara, istituito c/c solidarietà

Mentre a Saponara, in provincia di Messina, continuano le ricerche di Luigi Valla, terza vittima della frana che martedì scorso ha investito il paese, la Protezione civile ha provveduto a sfollare oltre 700 persone da quelle che sono considerate le zone

Rifiuti: operazione Black Garden, arrestato sindaco di Casignana

I carabinieri di Reggio Calabria e del Noe hanno sequestrato la discarica consortile di Casignana ed arrestato quattro persone, tra le quali il sindaco dello stesso Comune, Pietro Armando Crinò, nell'ambito di un'inchiesta su un traffico illecito di rifiuti. C'e' anche

Rapinavano banche e scappavano in ambulanza: sgominata banda

In circa due anni hanno messo a segno in tutta Italia almeno trenta rapine alle banche, con un bottino da circa 600 mila euro. La banda si spostava nelle città da colpire con una autoambulanza, utilizzata poi per fuggire inosservati dagli istituti di credito

Pedofilo insospettabile adescava minori su Facebook, arrestato

I carabinieri di Spilimbergo (Pordenone) hanno arrestato un pedofilo, considerato 'insospettabile', che per qualche anno ha abusato di minori dai 10 ai 16 anni. I militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Piera Binotto su richiesta del sostituto procuratore Annita Sorti. Da quanto trapelato da fonti investigative, l'uomo, un incensurato di mezza eta' lavoratore autonomo, adescava le sue vittime sia in modo tradizionale, sia attraverso internet (facebook in particolare) o provando a intrecciare relazioni con le loro madri. L'area in cui agiva sono i paesi della Valcellina, dove tutti si conoscono ed è facile contattare i figli di gente che si conosce da sempre. L'indagine è ancora in corso e così anche l'individuazione di ulteriori probabili vittime. Il reato contestato al pedofilo è violenza sessuale su minori. L'uomo non si è limitato a palpeggiamenti e atti osceni, ma ha avuto anche rapporti completi con le sue vittime. Vittime che talvolta, vista l'età dei ragazzini e la loro ingenuità, a volte erano 'consenzienti' e a volte no. Nelle mani dei carabinieri ci sarebbero prove inconfutabili, sostenute anche dall’attività di intercettazione che avrebbe permesso di risalire a numerosi episodi di violenza sessuale consumata.

Fonte: Il Gazzettino
Via: Adnkronos

Venezia: dichiarano 6 euro al fisco ma nascondono tesoro 200 mln

Marito e moglie avevano denunciato rispettivamente 1 e 5 euro nella denuncia dei redditi del 2010. Avevano però omesso di render conto di quei 65 milioni di euro incassati per la vendita di 180 ettari di terreno. Lo ha scoperto il Nucleo di polizia tributaria della Gdf di Venezia, rilevando tra l'altro che quella della coppia era stata la transazione immobiliare di maggior rilievo realizzata nella provincia lagunare nell'ultimo quinquennio. Un'area sul litorale di Eraclea equivalente a oltre 200 campi da calcio, di cui l'uomo era proprietario. Gli accertamenti delle fiamme gialle hanno permesso di scoprire che dietro due società lussemburghesi, che gestivano un cospicuo patrimonio immobiliare, vi era in realtà il 68enne italiano, da sempre evasore totale e che, per il 2009 e 2010, aveva dichiarato redditi rispettivamente per appena 4 e 5 euro, mentre la moglie, per il 2010, aveva dichiarato un solo euro di reddito. Secondo la ricostruzione dei finanzieri, a carico dei coniugi sono stati invece constatati redditi omessi per circa 26 milioni di euro e corrispondenti imposte per oltre 11 milioni, calcolati in via presuntiva sugli investimenti di somme detenute all'estero che variavano tra i 140 e i 200 milioni.

Via: Tgcom