Attacco a Herat, preoccupano condizioni di uno dei feriti

Dopo la prima notte di ricovero all'ospedale Role 2 spagnolo ad Herat, "restano stabili" le condizioni di quattro dei cinque militari italiani rimasti feriti ieri nell'attacco di ieri alla base del Provincial Reconstruction team nella città dell'ovest dell'Afghanistan. Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha comunicato, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi, che "purtroppo le condizioni di uno dei due feriti non sono buone, non può essere considerato fuori pericolo, anzi destano preoccupazioni". Il riferimento è a uno dei militari feriti nell'attacco compiuto ieri a Herat dalle milizie talebane". Anche uno dei due feriti in Libano desta qualche preoccupazione, ma facevo riferimento a quello dell'Afghanistan", ha precisato il ministro. "Poteva essere una vera tragedia. E' andata bene", è stato il commento della fonte militare a Herat. Nell'attentato, sono rimasti uccisi quattro agenti afgani. Numerosi i feriti, anche tra i civili. Poco prima del duplice attentato, le forze della coalizione internazionale avevano chiesto scusa per le vittime civili causate dagli errori nei raid aerei degli ultimi giorni.

Via: La Stampa
Foto: Il Sole 24 Ore

Camorra: nel libro mastro clan Di Lauro anche stipendi a detenuti

Dieci presunti appartenenti al clan Di Lauro attualmente retti da Marco Di Lauro (figlio del boss Paolo detto 'Ciruzzo 'o milionario') sono stati fermati con l'accusa di associazione mafiosa, traffico di droga e detenzione illegale di armi. Gli indagati sono stati fermati in base ad un provvedimento emesso dai pm della direzione distrettuale antimafia di Napoli diretto dal procuratore Giovandomenico Lepore. I fermi sono avvenuti per la maggior parte a Secondigliano, quartiere a Nord di Napoli, da almeno vent'anni controllato dal clan Di Lauro. L'indagine e' nata a seguito del ritrovamento avvenuto a giugno dello scorso anno del libro mastro della camorra. I carabinieri del Ros di Napoli nel corso di un'operazione anticamorra sequestrarono il libro contabile del clan Di Lauro. Nelle pagine era annotata ogni attivita' del clan. Entrate e uscite, un giro di oltre 2 milioni di euro al mese, con un introito per la cosca di Secondigliano di 800 mila euro netti al mese. Tra le varie voci, gli stipendi agli affiliati, detenuti in carcere, circa 2.000 euro a testa.

Via: Adnkronos

Faida di camorra: 6 arresti contro clan Belforte e Mazzarella

I carabinieri della Compagnia di Napoli-Poggioreale hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa per omicidio aggravato dal metodo mafioso a carico di 6 affiliati ai clan camorristici Belforte e Mazzarella-D'Amico attivi a Marcianise (Caserta) e Capodrise (Caserta) e nel quartiere San Giovanni a Teduccio del capoluogo campano. Nel corso delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea i militari dell'Arma hanno acquisito indizi di colpevolezza sui 6 indagati in ordine all'omicidio di Antonio De Filippo, del 1958, appartenente al clan Piccolo-Letizia attivo a Marcianise, che risale al 1 settembre 2005 nel quartiere napoletano di Barra individuando mandanti, esecutori e fiancheggiatori dell'omicidio, generato dalla contrapposizione armata sorta gia' alla fine degli anni '90, tra i Belforte e i Piccolo-Letizia. I 6 fermati che sono stati individuati dai carabinieri come mandanti, esecutori e fiancheggiatori dell’omicidio dovranno rispondere a diverso titolo delle accuse mosse nei loro confronti.

Via: Adnkronos

Napoli: crocierista morto dopo scippo, fermati due uomini

Sono stati fermati dalla polizia i presunti autori del tentato scippo al turista americano morto a Napoli, dopo nove giorni di agonia a causa delle gravi ferite riportate alla testa. La vittima Oscar Antonio Mendoza aveva 66 anni. I due si trovano in questura in stato di fermo, emesso dal pm che conduce le indagini. Il fatto ha suscitato grande impressione a Napoli evidenziando lo stato di allarme sociale provocato dalle ripetute aggressioni a turisti negli ultimi anni ed il danno d'immagine irreparabile per la città, oltre alle conseguenze drammatiche per la vita delle persone coinvolte. Particolarmente dura la reazione degli operatori crocieristici che hanno annunciato l'intenzione di installare cartelli choc nei pressi degli sbarchi per avvisare i turisti della situazione di pericolo nella quale rischia di imbattersi. Una situazione di allarmismo rischia di mettere in pericolo un vero e proprio tesoro per l'economia del territorio visto che a Napoli arrivano oltre 1 milione e 300 mila passeggeri l'anno. Di qui la necessità, sollecitata anche dalle forze politiche, di una intensificazione decisa degli interventi a tutela della sicurezza.

Melania: supertestimone smentito, individuato il telefonista

E’ stata definitivamente smentita una delle ultime testimonianze su Melania Rea, la donna scomparsa il 18 Aprile da Colle San Marco mentre si trovava in compagnia del marito Salvatore Parolisi e della figlioletta di 18 mesi, e ritrovata morta, due giorni dopo, a Ripe di Civitella. L’uomo, un anziano di Civitanova Marche, aveva infatti dichiarato di aver visto Melania litigare con il marito in quel pomeriggio del 18 Aprile, per poi salire su un auto insieme ad un uomo, forse brizzolato, e due donne: la testimonianza era sin da subito apparsa poco credibile, ma dopo le dovute verifiche gli inquirenti hanno chiarito che si tratta di un mitomane. Intanto sarebbe stato individuato il telefonista che avvertì i carabinieri del cadavere. Sarebbe un cercatore di funghi di Villa Lempa, tornato poi indietro con il pullman di linea e che avrebbe effettuato la chiamata da una cabina alla stazione di Teramo. Gli inquirenti, secondo indiscrezioni, potrebbero essere sul punto di dare all'uomo un nome e un volto. "Ci sono molti altri potenziali testimoni - riferisce una fonte investigativa - che quel giorno erano a Pianoro. Li stiamo cercando e siamo convinti di trovarli".

Sarah: scarcerato zio Michele, Cosima e Sabrina non rispondono a gip

Il gip del Tribunale di Taranto, Martino Rosati, ha accolto la richiesta di scarcerazione presentata dal difensore di Michele Misseri, lo zio di Sarah Scazzi, in carcere dal 7 ottobre dell'anno scorso. Misseri, che il 6 ottobre del 2010 aveva fatto ritrovare in un pozzo delle campagne di Avetrana il corpo della nipote 15enne, scomparsa il 26 agosto precedente, rimane indagato per omicidio, occultamento e soppressione di cadavere. Unico obbligo per Misseri quello di presentarsi ogni giorno alla polizia giudiziaria. Quanto a Cosima Serrano e Sabrina Misseri, entrambe si sono avvalse entrambe della facoltà di non rispondere davanti al gip del Tribunale di Taranto. ''Il motivo è semplice - spiega all'Adnkronos per la parte che lo riguarda Franco De Jaco, uno dei due legali di Cosima Serrano - abbiamo l'esigenza di approfondire, di ragionare sulle carte e su dati certi e obiettivi e non sulle ipotesi della Procura. In questo momento qualsiasi cosa Cosima possa dire, potrebbe essere usata contro di lei e quindi non vogliamo dare ulteriori elementi di vantaggio all'accusa''.

Disoccupato massacrato a cinghiate, arrestati 4 minori

Un disoccupato italiano che si era fermato a riposare su una panchina è stato ridotto in fin di vita a colpi di cinghia ieri sera nel centro di Genova da quattro minorenni sudamericani che sono stati arrestati dalla polizia. L’aggressione è scattata forse per gioco o per uno sgarbo, una parola di troppo. Sarebbe questa la ragione per la quale i quattro minorenni sudamericani avrebbero aggredito l'uomo di circa 40 anni, forse scambiandolo per un barbone. Il fatto è accaduto ieri sera nel centro della città, ai giardini Cavaglia, a pochi metri dalla stazione ferroviaria di Brignole. La vittima è stata ripetutamente colpita alla testa provocandole un gravissimo ematoma cerebrale. Soccorso, l’uomo è stato portato all’ospedale Galliera, dove è ricoverato nel reparto di rianimazione. La polizia ha individuato e fermato in breve tempo gli aggressori, sono quattro sudamericani di età compresa tra i sedici e i diciassette anni. L’accusa loro contestata è tentativo di omicidio.

Ragazzino in bici travolto e ucciso: arrestato pirata, era ubriaco

E' stato arrestato la scorsa notte dai carabinieri il pirata della strada che ieri sera, in via dei Frati, a Nettuno Roma), ha travolto e ucciso un ragazzino di 16 anni. Il conducente, un operaio romeno di 35 anni incensurato, residente a Nettuno, è risultato positivo all'alcol test. L'uomo, che viaggiava a bordo di una Ford Mondeo insieme a due connazionali, sentendosi braccato, si è presentato in caserma, dove ha ammesso le sue responsabilità. L'autista, dopo aver invaso la corsia opposta di marcia, ha travolto il ragazzino ed è fuggito senza prestare soccorso. Dopo, ha nascosto la sua auto. Ma grazie ad alcuni testimoni i militari erano già sulle sue tracce. Intorno all'una si è presentato in caserma e ha deciso di consegnarsi. Per lui le accuse sono di omicidio colposo, omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza. I due connazionali che viaggiavano con lui, positivi all'alcol test, sono stati denunciati per omissione di soccorso in concorso.

E' morto Biagio Agnes, ex direttore generale della Rai

E' morto la notte scorsa a Roma Biagio Agnes, ex direttore generale della Rai. Nato a Serino, in provincia di Avellino, il 25 luglio del 1928, aveva 82 anni e attualmente era direttore della Scuola di Giornalismo dell'Università di Salerno. Sua, fra l'altro, la 'paternità' del centro

Indagati Berlusconi e direttori Tg1 e Tg2 per interviste a Premier

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, insieme con i direttori di Tg1, Augusto Minzolini, e del Tg2, Mario De Scalzi, sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Roma per abuso d'ufficio, in riferimento alla messa in onda il 20 maggio scorso

Amministrative 2011, De Magistris: Napoli è stata liberata

''Sento una grande responsabilità, che va oltre i partiti che mi hanno appoggiato'' e che coinvolge ''tutte le forze sane della città che non vedono l'ora di ripartire''. Lo dice Luigi De Magistris, in conferenza stampa a Napoli. Il neo sindaco del capoluogo campano

La Germania abbandona il nucleare, centrali chiuse entro il 2022

La Germania fermerà il suo ultimo reattore nucleare nel 2022, diventando così la prima potenza industriale a rinunciare all'energia atomica. Lo ha annunciato oggi il ministero dell'Ambiente tedesco. La decisione - anticipata nelle settimane scorse - è stata

Attacco a base Herat in Afghanistan: 5 italiani feriti, uno grave

Un attacco è stato sferrato dagli insorti attivi in Afghanistan vicino al Provincial Reconstruction Team (Prt) a guida italiana di Herat. Cinque i militari italiani rimasti feriti. Uno di loro è stato colpito "in maniera seria" all'addome ed è in prognosi riservata, mentre per gli altri quattro

Afghanistan: uccisi 4 militari Nato e 15 italiani feriti, attacco in corso

Base italiana di Herat nel mirino degli insorti afghani. Un attacco di quattro kamikaze, rivendicato dai talebani, ha provocato la morte di 4 militari della Nato e il ferimento di 15 soldati italiani, vicino al Gruppo di Ricostruzione Provinciale gestito dal contingente italiano. Un testimone della Reuters ha riferito di aver visto i corpi di diversi militari con uniformi straniere. Sarebbero almeno sette gli uomini armati che sono riusciti a penetrare nella base del Gruppo di ricostruzione provinciale (Prt) di Herrat City, sotto responsabilità italiana, dopo l'azione di uno o più kamikaze. Lo riferisce Tolo Tv. Gli scontri, aggiunge l'emittente. continuano mentre sul posto è giunto un gruppo di teste di cuoio della sicurezza afghana. Notizie non confermate suggeriscono che gli attaccanti hanno preso alcuni ostaggi civili. Si sono sentite almeno tre forti esplosioni ed è segnalata l'esplosione di altri due kamikaze vicino alla Blood Bank street e al Chawk-e-Cinema. Tutta l'area è stata isolata, indica ancora Tolo Tv, mentre la popolazione è in preda al panico.

Afghanistan, attentato a base militare italiana: ci sono delle vittime

Attacco armato nell'ovest dell'Afghanistan, ad Herat City, vicino ad un edificio utilizzato in collegamento con l'Isaf. Secondo quanto affermato dall'agenzia Reuters, l'attacco da parte degli insorti è avvenuto vicino al Gruppo di Ricostruzione Provinciale (Prt) gestito dal

Trovate 15enni scomparse, si sono consegnate alla Polfer

Sono state ritrovate Esmeralda Dosti e Tatiana Goi, le due 15enni scomparse sabato 21 maggio nel Cremonese. Le ragazzine si sono recate spontaneamente alla polizia ferroviaria della stazione di Rimini. Poco prima Tatiana aveva telefonato al suo

Pedofilia: attira bimbo in garage e gli pratica iniezione, arrestato

Ha attirato un bambino di 5 anni, suo vicino di casa, in un garage, gli avrebbe fatto una inieizione per poi tentare di violentarlo sessualmente, ma le urla del piccolo hanno attirato l'attenzione della gente, che e' accorsa in suo aiuto. L'aggressore, un uomo di 37 anni, e' stato

Melania: Parolisi torna al Rav, killer in divisa tra le ipotesi

Salvatore Parolisi, vedovo e parte offesa nonostante l'entità di sospetti che non lo hanno mai tramutato in un indagato, si prepara a riprendere servizio ad Ascoli. Il caporal maggiore è atteso nella caserma del 235° Rav a metà settimana, anche se probabilmente non tornerà ad istruire le sue soldatesse. Melania è stata trovata nel bosco delle Casermette con i pantaloni abbassati, senza tracce di violenza sessuale, e coltellate alla schiena. Potrebbe essere stata aggredita mentre faceva pipì (ci sono dei fazzolettini sull’erba), un gesto ipotizzabile solo in presenza di persone molto intime. Ma potrebbe anche essere l’indizio di una tecnica militare. Come riporta il Messaggero, nei corpo a corpo i soldati, soprattutto se non armati in maniera adeguata - e l’assassino di Melania aveva un coltello dalla lama di 9-10 centimetri - possono abbassare di colpo i pantaloni dei nemici. Questo per impedire loro di fuggire e sopraffarli con calma. Torna così il fantasma dell’assassino in divisa, non necessariamente Parolisi.

Brescia: trovato neonato in una busta di plastica, sta bene

Un neonato è stato ritrovato a Brescia da una coppia di anziani che ha notato la busta di plastica che lo conteneva nei pressi di alcuni cassonetti dell'immondizia in Corso Magenta, vicino al Conservatorio. Il bimbo, un maschietto bianco che non dovrebbe avere più ventiquattro ore di vita, è stato portato all'Ospedale civile e sta bene. Aveva ancora attaccato un moncone di cordone ombelicale che è stato rimosso in ospedale. Verso le 13, la coppia di anziani stava passeggiando in Corso Magenta, quando ha notato per terra, vicino a un cassonetto dell'immondizia, una busta di plastica che si muoveva. Pensando potesse trattarsi di un cucciolo di gatto o cane abbandonato, i due si sono avvicinati per vedere meglio e, con grande meraviglia, hanno scoperto che si tratta di un neonato, di appena qualche giorno. La coppia ha quindi raccolto la borsa e l'ha portata alla caserma dei carabinieri. Secondo i primi accertamenti sarebbe stato partorito senza assistenza medica visto che aveva ancora il cordone ombelicale attaccato.

Batterio killer in Europa, Ecdc: è una delle peggiori epidemie

Diversi casi sospetti di contagio da batterio Escherichia Coli sono stati segnalati in vari paesi europei oltre alla Germania, dove il numero delle vittime secondo informazioni non confermate sarebbe ora salito a 10. Secondo gli esperti dell'Ecdc, il

Libano: migliorano condizioni italiani, Onu condanna attacco

Sono in via di miglioramento, secondo quanto si è appreso, le condizioni dei sei militari italiani - quattro campani e due pugliesi - rimasti feriti Venerdì pomeriggio in un attentato esplosivo in Libano. I feriti non appena le condizioni lo consentiranno, faranno rientro in Italia. Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha condannato "con la massima fermezza" l'attentato che in Libano ha ferito sei caschi blu italiani. "I membri del Consiglio di sicurezza riaffermano il loro pieno appoggio all'Unifil ed esprimono la loro gratitudine agli stati membri che forniscono i contingenti", aggiunge un comunicato di Gerard Araud, ambasciatore di Francia all'Onu e presidente del Consiglio di sicurezza. Nessuna intenzione "di abbandonare unilateralmente il Libano, ma 1780 soldati impegnati nella missione sono troppi". Dopo l'attentato che ieri ha ferito sei caschi blu italiani a sud di Beirut, il ministro della Difesa Ignazio La Russa spiega che "non avendo più il comando della missione" occorre "scendere a 1100 uomini al più presto". Per quanto riguarda la matrice dell'attentato, per il ministro si tratta di "frange palestinesi", non ci sono per ora "segnali" per "avvalorare l'ipotesi della regia siriana" anche se, conclude, "nel campo della fantasia, tutto è possibile".

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Addio ispettore Antonio Serra, capo squadriglia antisequestri

E' morto ieri mattina all'ospedale Brotzu di Cagliari il 'maresciallo', cosi' era conosciuto, Antonio Serra, il mitico ispettore della polizia di Stato che fu protagonista dagli anni '60 fino alla sua pensione, il 1 febbraio del 1994, della lotta al banditismo sardo. Antonio Serra era nato a Thiesi, in provincia di Sassari nel 1934 e giovanissimo era entrato in polizia. Negli anni bui del banditismo sardo fu uno dei primi uomini inserito nelle squadriglie di campagna, che batterono il nuorese contro i miti del banditismo sardo, di cui fu comandante insieme ad un altro famoso poliziotto, scomparso anni fa, il collega Salvatore Pilia. Fu il protagonista di numerose cacce all'uomo con confitti a fuoco e morti ammazzati: dal rapimento dell'ingegnere milanese Carlo Travaglino a quello dell'industriale Italo Maffei, a quello di Pasqualba Rosas, Ivan Mulas, Cristina Berardi. Una vita dedicata allo Stato quella del 'maresciallo' Serra, che lo ha insignito della medaglia di bronzo al valor civile e con altre numerose riconoscenze. Dopo la pensione aveva scelto di vivere a Bosa, sulla costa occidentale dell'isola, e verra' tumulato lunedi' a Suni (Or), il paese natale della moglie Graziella.

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Gp Monaco: commozione cerebrale per Perez ma nessuna frattura

Sergio Perez non ha riportato alcuna rottura o lesione grave. Lo ha reso noto la Sauber in una nota ufficiale. Il pilota nel corso delle qualifiche a Monte Carlo ha perso il controllo della sua monoposto all'uscita del tunnel ed e' finito violentemente contro le barriere di protezione. Dopo l'urto, il pilota è rimasto come incosciente nell'abitacolo, mentre subito i commissari sono accorsi per prestare soccorso. Ci sono voluti alcuni minuti per estrarre Perez dall'abitacolo e sono stati attimi terribili per tutto il circus della F1. Si sono rivissuti i momenti dell'incidente a Karl Wendlinger nel 1994, anche in quel caso a bordo di una Sauber. In quell'occasione il pilota tedesco rimase molte settimane in coma. "Con grande sollievo la Sauber ha ricevuto la notizia che Sergio Perez non ha lesioni gravi. Il 21enne messicano e' stato trasferito al Grace Hospital di Monaco dove i medici hanno riscontrato una commozione cerebrale e un problema muscolare" . Sergio Perez è alla prima stagione in Formula 1 e al suo secondo incidente: a Sepang, nel Gp di Malesia, era stato colpito (ma senza gravi conseguenze) da una zavorra persa da un'altra vettura.

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'Ndrangheta: arrestato latitante, tradito da passione per moto

I carabinieri hanno arrestato un affiliato alla 'ndrangheta, Donato Fratto, di 54 anni, residente in Svizzera, ricercato nell'ambito dell'operazione Crimine 2 eseguita l'8 marzo scorso e coordinata dalle Dda di Reggio Calabria e Milano. Fratto e' stato bloccato dai militari del Comando provinciale di Reggio Calabria a Genova mentre insieme alla moglie di accingeva ad imbarcarsi, a bordo della sua moto di grossa cilindrata, su un traghetto per la Sardegna dove avrebbe dovuto partecipare ad un motoraduno al quale si era iscritto fornendo le sue vere generalita' ed inserendo su un sito una foto mentre in sella alla sua motocicletta. L'operazione Crimine 2 nell'ambito della quale era ricercato Donato Fratto ha rappresentato il seguito della Crimine che nel luglio dello scorso anno ha portato all'arresto di 304 persone svelando gli interessi della 'ndrangheta nel nord Italia, ed in particolare in Lombardia, ed anche in alcuni Paesi del nord Europea. Fratto, secondo gli investigatori, avrebbe svolto anche un ruolo per dirimere i contrasti tra gli affiliati alla 'ndrangheta appartenenti ai ''locali" della Svizzera e della Germania.

Riprendono gli sbarchi a Lampedusa, arrivati 800 profughi

Non si arresta l'ondata di sbarchi di immigrati a Lampedusa. Sono sbarcati in nottata al porto commerciale di Lampedusa i 347 profughi soccorsi ieri sera a oltre 50 miglia dall'isola su un barcone in avaria che stava imbarcando acqua. Nella tarda mattinata di

Yara: a Brembate l'ultimo saluto, presenti autorità e volontari

A sei mesi dall'omicidio di Yara Gambirasio, la 13enne uccisa il 26 novembre scorso, ancora senza colpevoli, oggi si stanno svolgendo i funerali. A celebrarli, all'interno della palestra dove Yara si allenava, è il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, e il parroco di Brembate, don Corinno Scotti. Come previsto, il Palazzetto dello sport è gremito. I 400 posti all'interno sono occupati da familiari e autorità, mentre amici e semplici conoscenti hanno preso posto nel giardino della struttura dove è stato allestito un maxi schermo. Sono presenti alla cerimonia pubblica anche gli amici di Yara, i compagni di scuola, chi frequentava con lei la palestra, ma anche tanti conoscenti o semplici curiosi. Tutta Brembate è ferma per stare accanto a mamma Maura e papà Fulvio e ai fratelli di Yara, Keba, Gioele e Natan. Ci sono anche i volontari della protezione civile che hanno continuato senza sosta le ricerche fino al 26 febbraio scorso, quando il corpo senza vita della 13enne fu trovato in un campo a Chignolo d'Isola.

Foto: http://www.bergamotv.it/

Napoli, morto il turista aggredito per rubargli un Rolex

E' morto Antonio Oscar Mendoza, il turista americano vittima di uno scippo a Napoli lo scorso 18 maggio. Dopo nove giorni di coma farmacologico, causato dalla botta in testa rimediata nella caduta conseguente allo scippo, il 67enne di origine portoricana non ce l'ha fatta. Fino all’ultimo gli è rimasta accanto la moglie Ana Rivero, che non aveva mai perso la speranza di ritornare negli Usa con il marito in vita. In vacanza con la moglie, erano in crociera, Mendoza è stato avvicinato da due persone su un motorino che lo hanno derubato del suo Rolex. Mendoza, ex parlamentare del Portorico ha cercato di resistere ai banditi ma è stato trascinato per alcuni metri cadendo rovinosamente a terra e sbattendo la testa. In soccorso della vittima erano arrivati due finanzieri che gli avevano prestato i primi soccorsi. L'operazione per ridurre il vasto ematoma dovuto al grave trauma cranico riportato non è servita tuttavia a far riprendere conoscenza all'uomo. La polizia sta indagando alla ricerca dei due malviventi ma nonostante la presenza di telecamere l'aggressione è avvenuta a volto coperto

Omicidio Sarah, gip: "Cosima Serrano non impedì l'omicidio"

Il ruolo di Cosima Serrano nell'omicidio della nipote Sarah Scazzi, del quale è accusata la figlia Sabrina, sarebbe stato quello di concorso morale. E cioè, pur essendo presente, non avrebbe fatto nulla per impedire il delitto che sarebbe avvenuto tra le 14 e le 14,20 nella casa della famiglia Misseri in via Deledda ad Avetrana. Lo si sostiene nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Taranto Martino Rosati ed eseguita ieri sera dai carabinieri. Cosima Serrano è accusata di concorso in omicidio e in soppressione di cadavere. Sabrina, invece, deve rispondere di omicidio volontario. L'ipotesi di sequestro di persona, pure formulata per entrambe dalla Procura della Repubblica, non è stata accolta dal gip. La 15enne di Avetrana sarebbe stata uccisa mediante strangolamento con una cintura, arma mai ritrovata, e poi portata nel garage, probabilmente da un accesso interno. Quindi il cadavere sarebbe stato caricato in auto dal padre di Sabrina, Michele Misseri, e trasportato nelle campagne della cittadina jonica. Per lunedì prossimo, 30 maggio, sono stati fissati gli interrogatori di garanzia per Cosima e Sabrina, alle 10 nel carcere di Taranto.

Foto: http://www.leggo.it/

Attentato contro Unifil in Libano: feriti sei italiani, grave un militare

E' di sei feriti, il bilancio dell'attentato contro una pattuglia italiana nei pressi di Sidone, in Libano. Contrariamente a quanto emerso in precedenza da fonti della Difesa, quindi, ''non si registrano morti in conseguenza dell'esplosione

Melania, un testimone: "Ho visto Salvatore litigare con la moglie"

Nel puzzle dell’omicidio Rea spunta un presunto supertestimone, che con una telefonata al quotidiano Corriere Adriatico, dice di aver visto Salvatore Parolisi e Melania Rea il 18 aprile litigare a Colle San Marco; poi la donna sarebbe andata via con un’auto, che sembrava aspettarla, insieme a due donne e a un uomo. Sono in corso le verifiche dei carabinieri di Ascoli Piceno sull’attendibilità dell’uomo di questa telefonata, che al cronista avrebbe detto di essere pronto a collaborare con gli inquirenti. I militari hanno identificato l’autore della telefonata, un pensionato italiano, e ora lo stanno ascoltando per verificare l’attendibilità del suo racconto, sul quale gli investigatori nutrono però "molte perplessità". Invece è "assodata" la testimonianza di una commessa che ha visto Salvatore Parolisi il 18 aprile alle 15.30 scendere dalla sua auto davanti al bar Il Cacciatore. Ci sono infatti sei persone che alle 15.30 del 18 aprile collocano il caporal maggiore con la bimba davanti al bar e che li hanno visti scendere dall’auto. Ed è anche lo stesso marito di Melania che dice di essere a quell’ora entrato in cerca della moglie in quel bar.

Bimbo morto a Perugia, i carabinieri: "genitori distrutti dal dolore"

E' al vaglio dei carabinieri la ricostruzione dell'esatta dinamica dei fatti. Sembrerebbe che il piccolo sia rimasto in auto stamane mentre il padre si è recato al lavoro. L'uomo, italiano, lavorerebbe infatti nel club velico situato a ridosso del luogo della tragedia. I genitori del piccolo sono stati soccorsi per un malore e trasportati all'ospedale di Perugia. Nell'obitorio dello stesso ospedale si trova anche il cadavere del piccolo. Sul luogo della tragedia è arrivato il colonnello Carlo Corbinelli a capo del comando provinciale dei carabinieri di Perugia che ha detto: "Non abbiamo motivi di ritenere che non si tratti di una tragedia. I genitori sono devastati". I carabinieri sentiranno sia il padre sia la madre, una psicologa di origini albanesi, e le prime persone che sono arrivate sul luogo. Il presidente del club velico in cui lavora il padre di Jacopo racconta: "Il bambino era il loro faro". L'uomo lavorava dal martedi alla domenica con orari abbastanza flessibili, che normalmente andavano dalle 9.30 alle 12.30 della mattina. Il piccolo Jacopo andava invece al nido del paese.

Perugia, morto bimbo di 11 mesi lasciato solo in auto

Un bambino di 11 mesi e' morto oggi in seguito a un malore nella zona di Passignano sul Trasimeno. Lo hanno riferito fonti ospedaliere precisando che la telefonata al 118 è arrivata in tarda mattinata. Il piccolo aveva accusato un malore dopo essere stato lasciato, a quanto sembrerebbe, solo in auto dei genitori, sotto il sole, non si sa per quanto tempo a Passignano sul Trasimeno, nei pressi del lago. La temperatura oggi nel perugino ha sfiorato i 30 gradi. Inutili i soccorsi prestati sul posto dal personale del 118. Sono quindi intervenuti i carabinieri per gli accertamenti. L'auto nella quale si trovava il bambino è già stata portata via. Ora si cerca di capire se il malore sia avvenuto alla presenza dei genitori oppure se sia stato scoperto soltanto in un secondo tempo, quando ormai la situazione era disperata. Qualche giorno fa, in un caso analogo, Elena, una bimba di 22 mesi è morta a Teramo dopo essere stata dimenticata in macchina per alcune ore dal padre, convinto di averla portata all'asilo.

Fonte: L'Unità

Sarah, la mamma: "Cosima assassina e giustizia umana inadempiente"

''Le direi che è un'assassina''. Così Concetta Scazzi, la mamma di Sarah, risponde al 'Tg5' all'indomani dell'arresto di Cosima Serrano, la madre di Sabrina Misseri e moglie di Michele, finita in cella per l'omicidio della nipote. A nove mesi dal delitto di Avetrana, Concetta assiste all'ultimo colpo di scena. Alla domanda dell'inviata del Tg5 Francesca Pozzi, che le chiede se c'è giustizia per Sarah, Concetta replica: ''La giustizia umana è inadempiente, purtroppo. Io spero sempre in quella divina, l'ho detto e lo ridico''. Ma ora ci siamo? ''Sotto certi aspetti si', poi dobbiamo vedere in futuro'', dice Concetta. Ma si aspettava che sua sorella Cosima la tradisse cosi'? ''No, per quale motivo mi deve tradire?'', si domanda Concetta, che si fidava di Cosima ''come una sorella''. Ieri, l'arresto, quelle terribili accuse di concorso in omicidio e soppressione di cadavere. E oggi, se avesse Cosima davanti cosa le direbbe Concetta? La risposta e' secca: ''Che e' un'assassina''.

Incendio doloso al comitato elettorale di Lettieri a Napoli

Un incendio, presumibilmente doloso stando ai primi accertamenti, si e' sviluppato al piano terra del comitato elettorale del candidato sindaco di Napoli del Pdl Gianni Lettieri. Dopo i primi rilievi dei vigili del fuoco, all'interno del deposito utilizzato per custodire il materiale elettorale, sono stati rinvenuti dei razzi bengala esplosi, probabilmente lanciati secondo i presenti, e tracce di benzina. L'incendio e' stato domato dai vigili del fuoco e non si registrano danni a persone. Il materiale elettorale invece e' andato distrutto. A dare l'allarme e' stata una collaboratrice di Lettieri che si e' accorta dell'incendio mentre lasciava l'edificio di via Palepoli, lungomare di Napoli. Il candidato del Pdl e' stato avvisato dal portiere dello stabile che per primo si e' introdotto nel seminterrato che affaccia su via Partenope cercando di spegnere il rogo con l'aiuto di un estintore. Poco dopo sono giunti i vigili del fuoco e lo stesso Lettieri.

Letizia Moratti si scusa con Pisapia per il suo passo falso

Letizia Moratti si scusa con Giuliano Pisapia per il suo passo falso davanti alle telecamere di Sky due settimane fa quando, alla vigilia del primo turno elettorale, accusò ingiustamente il candidato sindaco di Milano per il centrosinistra di essere stato condannato per il furto di un veicolo negli anni '70. "Ho inviato una lettera di scuse, privata, a Pisapia e deciderà lui se renderne pubblico il contenuto". E' quanto ha annunciato il sindaco di Milano, Letizia Moratti, nel corso di una videochat su Corriere.it, dopo che il candidato del centrosinistra, Giuliano Pisapia, aveva chiesto delle scuse private e non davanti alle telecamere. "Si tratta di un messaggio il cui contenuto è privato - ha spiegato il sindaco - e quindi sta a lui decidere se renderlo noto oppure no". Per quanto riguarda lo sfidante, in 210 hanno acquistato una pagina intera del 'Corriere della Sera' per garantire che Giuliano Pisapia è "una persona perbene".

Via: Adnkronos

Milano: scoperto box degli orrori, donna torturata e uccisa

Scoperto in un box auto il cadavere incaprettato di una donna sui 35 anni, a Cinisello Balsamo. Il corpo è stato trovato mercoledì dai carabinieri dopo la denuncia di una prostituta ghanese, che era stata aggredita nelle vicinanze del garage da un operaio 44enne (proprietario della rimessa). Gli investigatori hanno così prelevato l'aggressore, Antonio Giordano, nella casa in cui vive, e si sono fatti accompagnare nel box per un'ispezione di routine. Di lì a poco la raccapricciante scoperta. Il garage era stato trasformato in una vera e propria "casa degli orrori", con divisorio in legno, un letto e soppalco dove era accatastata una raccolta di video hard. Probabilmente la vittima, uccisa dopo un rituale a sfondo sessuale, è anche lei una prostituta dell'Est; le è stato trovato infatti, nella tasca di un indumento, un bigliettino scritto in rumeno. Giordano (un uomo separato e padre di due figli), che viveva con la sorella e la madre, è stato immediatamente arrestato, accusato dell'assassinio e sospettato di essere un presunto serial killer.

Sarah: Cosima in carcere, seconda ordinanza arresto per Sabrina

Cosima Serrano ha mentito. Sarebbe scesa nel garage di casa dopo l'omicidio della nipote, mentre il giorno dopo il delitto avrebbe raggiunto il luogo il cui fu abbandonato il cadavere della ragazzina. Per stabilire ciò sarebbe stata determinante la mappatura delle celle dei telefonini della famiglia Misseri e di Sarah compiuta dai carabinieri del Ros. Da sempre sospettata per l'uccisione della nipote quindicenne, in serata la donna è stata arrestata dai carabinieri. Secondo l'accusa, avrebbe avuto un ruolo assieme ai suoi familiari nell'omicidio premeditato e nella soppressione del cadavere di Sarah Scazzi, uccisa il 26 agosto scorso ad Avetrana. La donna, mamma di Sabrina e moglie di Michele Misseri, entrambi in carcere dall'autunno scorso per il delitto, raggiungerà probabilmente i suoi familiari nel penitenziario tarantino. In carcere, sempre stasera, è stato notificato un altro provvedimento di arresto per Sabrina alla quale viene contestata l'aggravante di aver premeditato il delitto, cioé studiato a tavolino.

Serbia: arrestato Ratko Mladic, boia dei Balcani in volo per l'Aja

Arrestato stamattina in Serbia il "boia di Srebrenica" Ratko Mladic. Ad annunciare la cattura del generale ricercato per azioni di genocidio commesse durante la guerra nella ex Jugoslavia, è stato il presidente serbo, Boris Tadic. ''Il processo di

Mafia: arrestati esponenti clan Cappello a Enna, 10 ordinanze

Operazione dei carabinieri del comando provinciale di Enna per l'esecuzione di dieci ordinanze di custodia cautelare emesse dalla Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta. I militari hanno effettuato anche numerose perquisizioni. Nel blitz sono stati impegnati 100 carabinieri. Sgominato un clan mafioso dedito ad estorsioni e traffico di armi. Secondo gli inquirenti si tratta di esponenti di Cosa nostra legati al clan Cappello di Catania che avrebbe esteso il controllo delle attivita' criminali al territorio di Catenanuova e da li' ad altre aree dell'Ennese. Le indagini del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Enna coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta hanno preso avvio a seguito di due gravi fatti di sangue, significativi del delinearsi di una nuova possibile guerra interna alla criminalità organizzata e tesa alla definizione dei nuovi assetti mafiosi nel comune di Catenanuova. Le investigazioni sono state svolte senza l’aiuto di alcun collaboratore di giustizia in un contesto ambientale totalmente omertoso e di difficilissima penetrabilità.

Via: AGI

'Ndrangheta: maxioperazione dei Carabinieri, 32 arresti

Trentadue ordinanze di custodia cautelare e cinquantanove perquisizioni domiciliari sono state eseguite dai Carabinieri di Emilia Romagna, Calabria e Veneto su richiesta del Pm Massimiliano Serpi nei confronti di una gang calabrese collegata alle consorterie 'ndranghetiste 'Nirta-Strangio' e finalizzata al traffico di stupefacenti. L’operazione, denominata «Marte», è stata condotta all’alba di oggi. Nello specifico i militari di Bologna, supportati dai colleghi dei Comandi Provinciali di Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Ravenna, Forli', Rovigo e Reggio Calabria hanno eseguito i provvedimenti restrittivi disposti da Gip di Bologna Pasquale Gianniti su richiesta del Procuratore aggiunto Massimiliano Serpi nei confronti di altrettanti appartenenti all'organizzazione criminale. Le attivita' sono state svolte da oltre 250 militari del comando provinciale di Bologna e di altri comandi dell'Emilia Romagna, del Veneto e della Calabria, supportate da 2 unita' cinofile e da un elicottero del 13esimo nucleo di Forli'.

Mantova, ancora nessuna traccia delle 15enni scomparse

Proseguono senza sosta in tutta Italia le ricerche di due compagne di scuola di 15 anni scomparse intorno alle 8 di sabato scorso davanti all'Istituto tecnico commerciale "Ettore Sanfelice" di Viadana, in provincia di Mantova, dopo aver consegnato le schede sim dei loro cellulari a una compagna di classe (per non essere rintracciate) e dopo aver ritirato tutti i loro risparmi. A quanto pare le due avrebbero architettato una fuga volontaria, anche se non se ne conoscono i motivi: sembrerebbe, infatti, che le due ragazze non avessero problemi seri con la scuola né con i genitori. Alle amiche le 15enni avrebbero genericamente manifestato l'intenzione di recarsi a Reggio Emilia o a Roma. Le due ragazze, che frequentano il primo anno di ragioneria, sono Tatiana Goi, residente a Sabbioneta (Mantova), e Esmeralda Dosti che vive con la famiglia di origini albanesi a Casalmaggiore (Cremona). Intanto la Procura di Mantova ha aperto un fascicolo sulla scomparsa delle due ragazzine (che hanno lasciato i loro documenti a casa) affidando le indagini ai carabinieri della Compagnia di Casalmaggiore che per prima si era attivata nelle ricerche.

Foto: http://www.ilquotidianoitaliano.it/

Forte sisma nella regione di Murcia in Spagna, 10 morti

Due diverse scosse di terremoto hanno colpito la regione di Murcia, in Spagna, provocando la morte di almeno 10 persone. La prima scossa ha avuto una intensita' di 4,4 gradi, la seconda, circa due ore dopo, di 5,3 gradi. L'epicentro del sisma e' stato localizzato a est di Lorca, ma le scosse sono state avvertite anche a Murcia, Cartagena, Aguilas, Almeria e Albacete. Secondo quanto rende noto Europa Press, molti edifici sono rimasti colpiti, come il Campanile della Chiesa di San Diego, il tetto del manicomio, la Torre del Castillo de Lorca Ram. Le testimonianze raccolte da el Mundo parlano di numerose scene di panico. Le linee telefoniche sono intasate ed e' molto difficile stabilire contatti con Lorca. Il governo spagnolo ha deciso di inviare 190 uomini del Terzo battaglione dell'Unità militare di emergenza (Ume) per aiutare le operazioni di soccorso.

Melania, Salvatore Parolisi nuovamente interrogato in caserma

Nuovo interrogatorio per Salvatore Parolisi, caporal maggiore dell'Esercito, vedovo di Carmela Melania Rea uccisa il 18 aprile scorso con diciannove coltellate. Resta comunque immutata la sua posizione. Il marito di Melania resta parte offesa e non è indagato per la morte della moglie Carmela Melania Rea. L'uomo ha lasciato da poco la caserma di Castello di Cisterna, dove è stato ascoltato come persona informata sui fatti dal pm e dagli investigatori ascolani. I due interrogatori, quello di ieri e quello di oggi sono entrambi avvenuti nella caserma del comando territoriale dei carabinieri di Castello di Cisterna nel napoletano. Vittoria, la madre della donna uccisa, difende il genero. Non crede che possa essere coinvolto nella morte della figlia. ''No, non ci credo, nemmeno se lo vedo ci credo'' ha detto ai microfoni di 'Chi l'ha visto?', trasmissione di Rai Tre. La signora Vittoria ha aggiunto di essere molto preoccupata per Parolisi.

Via: AdnKronos

Milano, Polizia arresta rapinatori seriali di farmacie (video)

Due uomini a viso coperto e armati di coltello derubano una farmacia di via Medeghino a Milano. Un testimone li vede fuggire su una fiat Punto e chiama tempestivamente la polizia. Dopo un rocambolesco inseguimento i malviventi vengono arrestati. La polizia si è subito messa alla ricerca dell'auto, risultata rubata, finché la volante Romana Bis è riuscita ad agganciarla. I rapinatori hanno accelerato tentando di ferire il caposcorta. La Fiat ha poi investito un 49enne in scooter e speronato un'altra volante. Massimiliano M., 37enne con precedenti, è stato acciuffato appena sceso dall'auto. Il complice, Vittorio B., di 25 anni con precedenti, è scappato a piedi in via Rimini e ha iniziato a giocare a calcio con un bambino nel cortile di uno stabile. Gli investigatori hanno scoperto che i due facevano parte di una banda di rapinatori che negli ultimi cinque mesi hanno commesso 39 rapine in farmacia.

Corruzione, evasione fiscale e riciclaggio: maxi operazione della GdF

E' di cinque persone arrestate e altre dieci indagate il bilancio della maxi operazione anti-corruzione della GdF di Savona. In manette, tra gli altri, anche Roberto Drocchi, ingegnere capo del Comune di Vado Ligure e candidato al Consiglio comunale di

Etna in eruzione, chiuso aeroporto Fontanarossa di Catania

L'Etna torna a farsi sentire. Fra le 2 e le 6 di giovedì 12 maggio l’attività stromboliana si è fortemente intensificata e un cratere secondario si è aperto sul fianco orientale del cono di Sud Est. Il vulcano ha emesso forti boati accompagnati da fontane di lava e emissione di cenere, che è ricaduta su Catania e sui centri abitati a sud del vulcano. I fenomeni sull'Etna sono stati accompagnati da un innalzamento del tremore dei condotti vulcanici interni, che sono ora in attenuazione. L’aeroporto Fontanarossa di Catania - Fontanarossa, è stato chiuso stamattina all’alba in seguito alla cenere fuoriuscita dall’attività del vulcano Etna. L'unita' di crisi - composta da vertici di Sac, Enac, Ingv, aeronautica militare e rappresentanti delle compagnie aeree - e' al lavoro dall'alba. La situazione è tenuta sotto stretta osservazione dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania.

Via: Adnkronos

Sindaco e assessore arrestati per camorra nel beneventano

Appalti ai clan in cambio di appoggio elettorale, con queste accuse i carabinieri hanno tratto in arresto questa mattina 19 persone tra cui Antonio Izzo, sindaco di Montesarchio e l'assessore ai Lavori pubblici, Silvio Paradisi. I due sono accusati di essere stati sostenuti dal clan camorristico Ladanza - Panella nelle campagne elettorali dal 2003 al 2007. In cambio dell'appoggio, gli amministratori avevano concesso ai malavitosi appalti per la gestione di mense scolastiche, parcheggi e raccolta dei rifiuti. Nel corso dell’operazione dei carabinieri di Benevento, coordinati dai pm Antonello Ardituro, Marco del Gaudio della Direzione distrettuale antimafia di Napoli e Aldo Ingangi della sezione reati finanziari, sono stati arrestati oltre al sindaco e al suo assessore esponenti di spicco del clan camorristico Iadanza-Panella. I reati contestati, a vario titolo, sono associazione per delinquere di stampo camorristico, estorsione, usura e voto di scambio.

Droga: sequestrati beni per 10 mln a clan Lapenna Andria

Gli agenti della squadra mobile di Bari, hanno eseguito ad Andria un sequestro preventivo di beni, disposto a carico di 7 persone, appartenenti al gruppo criminale facente capo alla famiglia Lapenna, operativa nel nord-barese. Il gip di Bari, su richiesta della locale

Funerali Elena, parroco a genitori: "poteva succedere a tutti"

Un dolore che coinvolge tutti per una disgrazia che poteva succedere a chiunque. Così il parroco della chiesa di Santa Maria in Platea a Campi (Teramo) ha voluto dare ieri l'ultimo saluto alla piccola Elena Petrizzi, la bimba di 22 mesi morta dopo essere stata dimenticata in auto dal padre. "Dio ha preso in braccio Elena, questa piccola creatura. Chissà che grande luce splenderà nel cuore di Lucio e Chiara", ha detto don Antonio Mazzitti durante l'omelia. "Quello che è successo a Lucio - ha detto infine il parroco - poteva succedere ad ognuno di noi: ora bisogna trovare la forza per accogliere la sorellina di Elena". "Siete persone splendide e grandi genitori - ha detto una delle maestre dell'asilo nido 'Pinocchio' - nonostante il momento di angoscia avete dato vita e speranza ad altri bambini". Un lungo applauso ha accompagnato i genitori di Elena, che hanno partecipato alla funzione nella chiesa seduti alla destra della piccola bara bianca. Ad attendere la bara all'uscita della chiesa circa cinquecento persone e tantissimi palloncini bianchi e gialli, che sono stati liberati in aria non appena il feretro ha varcato la porta del tempio.

Foto: http://www.leggo.it/

Yara: isolato il dna del suo assassino, salma a Brembate tra gli applausi

Dal frammento di pelle, rimasto impigliato nell'apparecchio dentale, e dalle tracce biologiche rilevate sul guanto destro di Yara Gambirasio è stato isolato il dna, maschile, del suo assassino. Secondo la ricostruzione più probabile Yara è stata sequestrata da più persone lungo il tragitto che dal centro sportivo stava percorrendo per rientrare a casa, in via Rampinelli, la sera di venerdì 26 novembre 2010. Minacciata con un coltello, Yara è stata aggredita sessualmente, si è difesa mordendo il suo aggressore in una zona delicata. Il suo aguzzino allora l’ha colpita con un oggetto contundente che ha provocato la "vasta lesività al cranio" di cui a marzo il pm Letizia Ruggeri parlò ai giornalisti. Il tentativo di soffocamento e le ferite (alle braccia e ai polsi, alla schiena) rilevati dal medico legale rientrano nella ricostruzione. Le ferite con certezza non sono all'origine della morte, Yara si è difesa ed è stata sfregiata. Inoltre, sugli slip e sui leggings di Yara è stato isolato il Dna di uno sconosciuto. Applausi e lacrime intanto hanno accolto l'arrivo a Brembate Sopra della salma di Yara Gambirasio. Domani sara' aperta la camera ardente. Mentre il 28 alle 11 si svolgeranno i funerali al Palazzetto dello sport.

Via: Il Secolo XIX