Il carcere duro di Sandokan (uno dei capi del clan dei Casalesi) è stato “ammorbidito” grazie al governo guidato da Carlo Azeglio Ciampi. E’ questa la tesi sostenuta da Franco Bechis in un articolo pubblicato su Libero. La vicenda risale al 1993, quando
Francesco Schiavone (la reale identità di Sandokan) scrisse “al presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro chiedendogli la revoca del regime carcerario duro previsto dal 41 bis.” Francesco Schiavone detto Sandokan dunque, spiega Bechis, “supplicò insieme ad altri tre boss della camorra Scalfaro di “revocare il trattamento penitenziario a cui siamo sottoposti e di ripristinare la legalità. La lettera di Schiavone fu resa pubblica l’11 agosto di quell’anno, poche settimane prima che il ministro della Giustizia Giovanni Conso firmasse la revoca del carcere duro per 140 boss mafiosi”. Per Schiavone in realtà, sottolinea Bechis, “non ci fu bisogno di quella revoca, perché fu la magistratura dell’epoca ad alleggerire la condizione carceraria del capo del clan dei Casalesi.
Nessun commento:
Posta un commento