Roma, 8 gen (ANSA) - Oltre mille siti web di una trentina di paesi, un centinaio dei quali italiani, infettati a insaputa dei gestori da un software che reindirizzava l'utente a pagine internet che ospitavano materiale pedopornografico. Li ha scoperti la polizia postale italiana che, con la collaborazione dell'Europol, li ha ripuliti, denunciando centinaia di persone che hanno acquistato foto e video con minori. L'indagine, coordinata dalla procura di Venezia e denominata 'Venice Carnival', è partita nel 2009 grazie ad una segnalazione di una nonna che, navigando sul web in cerca dei regali per i nipoti, ha cliccato su un link di shopping on line, finendo invece su un sito web di abusi sessuali su minori.
Fonte: http://bit.ly/i6lhAJ
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