Violenza sessuale a Roma, chiesto l'arresto per i somali

La Procura di Roma ha chiesto al gip la convalida degli arresti e l'emissione di un provvedimento di custodia cautelare per i due cittadini somali fermati per lo stupro di una ventenne romana avvenuto nell'ex ambasciata somala di via dei Villini. Il reato contestato e' di violenza sessuale aggravata. Tra gli arrestati non c'e' l'uomo, anch'egli cittadino somalo, che la sera di venerdi' scorso porto' la giovane nell'ex ambasciata. Fermato assieme agli altri due, era stato rilasciato dalla polizia. La ragazza ha raccontato agli inquirenti di essere uscita di casa dopo aver litigato con i genitori, portandosi dietro una bottiglia di vino e poi di aver incontrato un ragazzo. La giovane l'avrebbe seguito dentro l'ex ambasciata e lì sarebbero spuntati altri due uomini. Dopo la violenza sessuale, la ragazza è riuscita a scappare dalla casa e raggiungere, in lacrime e senza scarpe né pantaloni, la vicinissima e ben più frequentata via Nomentana dove ha chiesto soccorso ai passanti. In città è il terzo stupro in una manciata di giorni. Solo una settimana fa una studentessa spagnola di 23 anni aveva denunciato uno stupro in strada a Trinità dei Monti, poco distante da piazza di Spagna. La giovane aveva detto agli agenti di essere stata minacciata con un coltello da due giovani, forse italiani, che hanno abusato di lei dopo averla portata con forza tra due auto in sosta. Gli investigatori stanno ancora svolgendo indagini per verificare la versione della giovane e rintracciare i presunti aggressori. Qualche giorno prima, invece, una turista statunitense di 27 anni, era stata aggredita e violentata da un romeno senza fissa dimora, poi arrestato, in una cabina elettrica a Villa Borghese.

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