Capaci, Rosaria Schifani: vedo solo dei magistrati che litigano

È un anniversario vissuto con rabbia da Rosaria Schifani, diciannove anni dopo quel suo struggente "vi perdono, ma inginocchiatevi". Dopo il monito lanciato "a mafiosi e uomini collusi dello Stato" davanti alle bare di Vito, il marito, di due agenti, di Giovanni e Francesca Falcone. Non torna nemmeno quest'anno a Palermo per le celebrazioni, stordita da quanto succede dentro e fuori i tribunali: "Ho perso ogni speranza di conoscere la verità. Diciannove anni di delusioni...", dice la vedova al Corriere della Sera. E prosegue: "La mafia non è morta. Si è infiltrata dovunque, qui al Nord. E giù, a Palermo, il pool antimafia c'è ancora? Non lo vedo più. Vedo solo magistrati che litigano. Soprattutto su quel Massimo Ciancimino che mi ha fatto piangere..". È uno sfogo accorato. Scandito dalle riflessioni sui litigi fra i magistrati di Palermo e Caltanissetta per la gestione di Ciancimino junior. "Tutto questo perché Ciancimino l'avevano fatto diventare con le sue parole il fulcro della verità. Ma non si dovrebbe cercare di andare oltre le parole, facendo indagini vere?".

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