Dopo tre giorni di fuga è stato bloccato dai carabinieri il presunto assassino della strage di Butera. È Giuseppe Centorbi, 40 anni, precedenti penali a suo carico, sospettato di aver ucciso martedì scorso con colpi di pistola Filippo Militano, la moglie,
Giuseppa Carlino, e il figlio tredicenne, Salvatore. Il raptus omicida sarebbe scattato all’alba di martedì quando Centorbi, vedendo a circa 100 metri dal suo cascinale il vicino-nemico arare con il trattore quel terreno conteso, è andato a prendere la pistola calibro 7,65, illegalmente detenuta, con la quale gli avrebbe sparato 14 colpi, uccidendolo all’istante. Centorbi, per completare la vendetta, avrebbe quindi raggiunto la casa di Militano uccidendo prima il figlio del suo nemico, e poi la moglie, che era una sua cugina di secondo grado. La sequenza della strage è stata illustrata dal procuratore di Gela, Lucia Lotti, e dai carabinieri.
Giuseppa Carlino, e il figlio tredicenne, Salvatore. Il raptus omicida sarebbe scattato all’alba di martedì quando Centorbi, vedendo a circa 100 metri dal suo cascinale il vicino-nemico arare con il trattore quel terreno conteso, è andato a prendere la pistola calibro 7,65, illegalmente detenuta, con la quale gli avrebbe sparato 14 colpi, uccidendolo all’istante. Centorbi, per completare la vendetta, avrebbe quindi raggiunto la casa di Militano uccidendo prima il figlio del suo nemico, e poi la moglie, che era una sua cugina di secondo grado. La sequenza della strage è stata illustrata dal procuratore di Gela, Lucia Lotti, e dai carabinieri.
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