Sarah Scazzi, un anno dopo: il composto ricordo di Avetrana

Marisa ha quattro anni. Entra nel cimitero preceduta dai suoi riccioli biondi. Ha in mano una rosa bianca e, come un soldatino, segue sua madre che regge un vistoso mazzo di fiori. Tutte e due si avvicinano alla tomba-monumento dedicata a Sarah Scazzi, sistemano i fiori in un grosso vaso e si fermano per qualche attimo, come in preghiera. È solo uno dei tanti simboli silenziosi del mesto pellegrinaggio che tante persone, soprattutto donne e bambini, hanno compiuto oggi sulla tomba della piccola Sarah, scomparsa e uccisa ad Avetrana esattamente un anno fa, il 26 agosto 2010. Il pellegrinaggio è inarrestabile ma composto. Sarah sarebbe stata uccisa da Sabrina e dalla madre Cosima dopo l'ennesima lite tra Sabrina e Sarah che si erano invaghite entrambe di un amico comune, Ivano Russo. Michele avrebbe eliminato il cadavere, aiutato da un fratello e un nipote. Ora, a un anno esatto dal delitto, a rischiare il processo ci sono 13 imputati. Per altri tre la posizione è stata stralciata in attesa che ci sia almeno la sentenza di primo grado.

Fonti: Il Secolo XIX | TMNews

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