Due impronte sarebbero state rilevate sul luogo del delitto di Melania Rea, la ventinovenne di Somma Vesuviana trovata morta a Ripe di Civitella. Lo riporta il quotidiano 'Il Centro'. "La difesa di Parolisi cala il suo asso: due misteriose impronte di donna impresse nel sangue, ancora fresco, di Melania - sottolinea il quotidiano - Chi le ha lasciate sul ballatoio di legno dello chalet di Ripe di Civitella era sicuramente presente nel momento del delitto, tra le 14,30 e le 15,30 del 18 aprile scorso". "Nessuno ha le immagini di quelle impronte, neppure gli avvocati del caporalmaggiore accusato di aver inferto 35 pugnalate alla moglie", prosegue. "I due indizi sono blindati dalla procura che, per ora, glissa sulla loro importanza - prosegue il quotidiano - Si trovano a Roma, in mano ai Ris, che stanno per inviare a Teramo la soluzione del mistero. Sono orme di un piede che misura 37 centimetri, massimo 38. Quindi molto più piccole del 43 del marito in carcere con l'accusa di omicidio pluriaggravato e vilipendio di cadavere. Ma non sono impronte complete nel senso che chi le ha lasciate sul luogo del delitto camminava in modo accorto: quasi in punta di piedi. Ma si è tradito. Anzi si è tradita".
Via: Adnkronos
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