Aperto l'anno giudiziario: giustizia tra vecchi mali e nuovo clima

Una giustizia alle prese con i soliti mali, sospesa tra un arretrato civile e penale da record e le raccomandazioni dell'Europa ma con un clima politico nuovo, che manda in soffitta i vecchi toni da crociata e apre a possibili soluzioni condivise. E' lo scenario disegnato dagli interventi all'inaugurazione dell'anno giudiziario, svoltasi come sempre in Cassazione alla presenza, tra gli altri, di Napolitano e Monti. Il "merito", almeno per una volta e' della crisi, ma "l'abbandono dei pregiudiziali toni da crociata e delle quotidiane spinte alla contrapposizione frontale", premette il presidente della Suprema Corte, Ernesto Lupo, permette di "diradare le nubi che si erano addensate sul nostro impianto costituzionale" e "fa ben sperare sul mantenimento del quadro istituzionale". Anche il guardasigilli, Paola Severino, fa notare compiaciuta "l'assoluta convergenza di idee e di discorsi che non erano stati concordati o preparati, tante idee che si fondevano tra loro". Segnale, questo, di "grandissimo incoraggiamento" per le riforme a venire. Prescrizione troppo breve. A chiedercelo e' una sentenza della Corte europea: per i termini di prescrizione ci vuole "un adeguato prolungamento".

Via: AGI

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