Un detenuto marocchino di 23 anni si e' tolto la vita nella notte di venerdì nel carcere di Marassi, a Genova. Lo rende noto Roberto Martinelli, segretario generale del Sappe, il sindacato di polizia penitenziaria. "L'ennesima morte di un detenuto per aver inalato il
gas di una bomboletta - dice Martinelli - avvenuta nella notte nel carcere di Genova Marassi, impone a nostro avviso di rivedere la possibilita' che i ristretti continuino a mantenere questi oggetti nelle celle. Il detenuto deceduto e' di nazionalita' marocchina, classe 1989, con posizione giuridica "giudicabile" per il reato di rapina. Ogni detenuto puo' disporre di queste bombolette di gas per cucinarsi e riscaldarsi cibi e bevande come prevede il regolamento penitenziario, ma spesso servono o come oggetto atto ad offendere contro i poliziotti, come metodo alternativo per sniffarne il contenuto o come veicolo suicidario. Riteniamo che sia giunto il momento di rivedere il regolamento penitenziario, al fine di vietare l' uso delle bombolette di gas, visto che l'Amministrazione fornisce comunque il vitto a tutti i detenuti". Nel carcere di Teramo e' stato inoltre sventato dalle guardie un tentativo di suicidio di un ventenne tossicodipendente.
Via: AGI
bisognerebbe far capire che i signori si trovano in carcere perchè condannati per un reato che hanno fatto e quindi puniti....
RispondiEliminatutte queste agevolazioni non riesco a capire..mancano solo le donne a allora uno spera solo di essere arrestato così magari se fuori fa una vita da cani lì dentro almeno viene considerato.....
io gli farei spalare la neve, tagliare erba per i parchi o fare lavori socialmente utili....quindi niente bombolette o altro che possa servire per autolesionismo ....