Filippo Raciti: vedova, non c'e' giorno che non pensi a mio marito

''Non c'e' giorno che non pensi a mio marito. E' stato durissimo per me e per i miei figli ritrovare un barlume di serenita'. E' stata davvero una conquista, giorno dopo giorno, non farsi altro male e andare avanti nel ricordo vivo di Filippo che ci ha insegnato quello che e' il rispetto per la vita''. Lo afferma Marina Grasso, vedova dell'ispettore di polizia Filippo Raciti, a 5 anni dalla sua morte avvenuta in seguito agli scontri avvenuti fuori dallo stadio 'Massimino' di Catania il 2 febbraio del 2007 durante la partita di calcio Catania-Palermo. ''A 5 anni di distanza riusciamo, forse, a darci delle risposte un po' piu' certe a noi stessi. Senza paura - ha aggiunto la vedova Raciti - dico che con i miei figli abbiamo imparato a convivere con un dolore, una sofferenza senza nascondere la rabbia e l'amarezza legata a quell'atto ingiusto e violento. Mi auguro vivamente che certi episodi non avvengano piu' e che non ci siano piu' altri Filippo Raciti'', ha concluso. Per l'omicidio dell'ispettore capo Raciti è stato condannato in appello a 8 anni di carcere Antonio Speziale. In primo grado, il ragazzo, minorenne all'epoca dei fatti, era stato condannato a 14 anni di reclusione e 5 anni di interdizione per omicidio preterintenzionale.

Via: Libero Quotidiano
Fonte: Adnkronos
Foto: Reuters

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