Stop definitivo alle ricerche dei dispersi nella parte immersa della Costa Concordia. La decisione è stata presa dal direttore tecnico dei soccorsi, il comandante dei vigili del fuoco di Grosseto Ennio Aquilino, di comune accordo con tutti i responsabili delle strutture operative che sono state impegnate in questi giorni nell'attività di ricerca e dopo aver sottoposto al Comitato scientifico le informazione ricevute dai sommozzatori in merito allo stato di deformazione dello scafo della nave, in corrispondenza dei varchi aperti nei giorni scorsi. Proseguiranno, invece, le ricerche nella parte emersa della Concordia per verificare alcune zone dello scafo, con l'obiettivo di verificare se gli "obiettivi" individuati possano corrispondere ai corpi delle persone ancora disperse. Spostare la 'Costa Concordia' dal punto dove si trova dalla sera del 13 gennaio sara' "un'impresa ciclopica". Lo ha detto Pierluigi Foschi, presidente e amministratore delegato di Costa Crociere, nell'audizione di ieri in commissione Industria al Senato. Intanto prosegue il lavoro dei magistrati per fare luce sulle responsabilita' di quanto accaduto: sotto interrogatorio Ciro Ambrosio, primo ufficiale della Costa Concordia e Roberto Ferrarini, il fleet crisis coordinator della Costa.
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