Marò in India, Latorre e Girone: ci dispiace per la morte dei pescatori

Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò arrestati in India e detenuti in un carcere di Trivandrum con l'accusa di aver ucciso due pescatori indiani, scambiati per pirati, si dicono dispiaciuti per i pescatori. "Ci dispiace della loro morte, a prescindere da come sia successo", hanno detto i due fucilieri del reggimento San Marco in una intervista al quotidiano La Repubblica. I marò - che in carcere possono mangiare piatti cucinati in un ristorante italiano gestito da una svedese con cuoco e personale indiano - hanno confermato di essere trattati "bene, con rispetto". E hanno detto anche di aver aver "spiegato tutto" ai loro figli (Latorre ne ha quattro, Girone due). Per quanto riguarda la dinamica dell'incidente i due marò si sono limitati a dire che l'attacco dei pirati "è avvenuto di pomeriggio". Inoltre hanno riferito anche che sulla nave non giravano armati. "Siamo scesi dalla nave perché ci è stato detto di farlo", hanno aggiunto, senza voler precisare da chi sia partito l'ordine. In ogni caso, hanno concluso i due marò, "abbiamo fatto tante, molte operazioni a bordo e a terra e abbiamo ottenuto, grazie a Dio, un ottimo riscontro da parte di tutti, a livello nazionale e internazionale, come uomini e come reparto".

Via: TM News
Foto: Il Gazzettino

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