Nessuna censura per il film sul G8, Sap: ci voleva più equilibrio - video

Il film "Diaz" di Daniele Vicari ha ottenuto il visto della censura e uscirà oggi nelle sale in 240 copie accompagnato dalla dicitura "film per tutti". Già vincitore del premio del pubblico al Festival di Berlino il film, su ciò che Amnesty International ha giudicato "la più grave
sospensione dei diritti democratici in un Paese occidentale dopo la Seconda Guerra Mondiale", racconta i tragici eventi del dopo G8 di Genova, le violenze alla scuola Diaz e nella caserma di Bolzaneto. "Non è esattamente un film da proiettare nelle scuole, nel senso che non è proprio educativo. Ci voleva forse più equilibrio". Così commenta Stefano Paoloni, segretario nazionale del Sap, dopo aver visto il film in anteprima. E aggiunge: "A Genova sono stati fatti errori, è fuori discussione e infatti ci sono le sentenze di primo grado e di appello. Ma alcuni passi avanti sono stati fatti: dopo il G8 del 2001 è stata realizzata a Nettuno, vicino Roma, la scuola di alta formazione per l'ordine pubblico frequentata da agenti e funzionari. Quando ad ottobre i black bloc hanno devastato Roma errori come quelli della Diaz non ci sono stati, anche se le critiche alla polizia che non ha reagito sono pure arrivate". Daniele Vicari parla del film Diaz e si chiede come mai le istituzioni non abbiano mai detto nulla sui fatti del 21 luglio 2001 al G8 di Genova.





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