Nel Golfo dell'Asinara è stata identificata una parte del relitto della Corazzata Roma, adagiata a circa 1.000 metri di profondità e a circa 16 miglia dalla costa sarda. Sono stati ritrovati 5 pezzi di artiglieria antiaerea che erano sul fianco della Corazzata. Le prime ed esclusive immagini del relitto sono state riprese dall'Ingegner Guido Gay titolare della società Gaymarine che da molti anni conduce in zona sperimentazioni di innovative apparecchiature di esplorazione subacquea da lui ideate e costruite. Grazie all’ausilio di un sofisticato robot subacqueo Pluto Palla, e ad altri esclusivi strumenti imbarcati a bordo del catamarano Daedalus di proprietà dello stesso ingegnere, il sito dove giace il relitto della Corazzata Roma è stato individuato e visitato. Dopo 69 anni dall'affondamento è stato possibile assegnare la corretta posizione a quello che la Marina Militare ritiene uno dei più importanti Sacrari del mare; la Corazzata Roma fu affondata il nove settembre del 1943 da un aereo tedesco e nella quale morirono 1352 marinai, insieme al comandante delle forze navali da battaglia della regia Marina, l’ammiraglio di squadra Carlo Bergamini. Solo 622 furono i sopravvissuti.
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