Terremoti, Cna: per le imprese Italia paese incapace di fare prevenzione

Le aziende danneggiate dal terremoto che ha colpito l'Emilia sono state tante (il 55%). Il 13% ha riportato danni gravi, in prevalenza strutturali, ai capannoni e ai locali. Il 39% delle aziende colpite ancora non ha ripreso l'attività e di queste il 41% ritiene che non la
riprenderà prima dei sei mesi, con punte di due anni e oltre. Questo il risultato di un'indagine Ipsos Public Affairs per conto della Cna, la Confederazione nazionale dell'artigianato, su un campione significativo di artigiani e piccole e medie imprese nelle province di Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo. La sola area prossima all'epicentro genera il 10% del prodotto interno lordo dell'Emilia Romagna e circa il 30% delle sue esportazioni, con un impatto sul Pil italiano superiore all'1,5%. Complessivamente, per le imprese interpellate da Ipsos, l'Italia appare un paese incapace di fare prevenzione, che brilla nell'emergenza e quindi nelle attività di soccorso ma poi comincia a perdersi già nella prima fase post-emergenza. Nonostante le evidenti difficoltà, il 59% delle aziende nei comuni colpiti direttamente dal terremoto e il 73% delle aziende danneggiate pensano positivo e ritengono che la ricostruzione potrebbe risultare addirittura una opportunità.

Fonte: Cna
Via TM News

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