Le Fiamme Gialle di Urbino, al termine di complesse indagini protrattesi per due anni, hanno scoperto un particolare sistema di frode, che, attraverso la presentazione di dichiarazioni dei redditi "vuote", ha consentito una rilevante evasione fiscale.
Gli accertamenti svolti hanno riguardato complessivamente 14 aziende operanti in diversi settori dell'indotto commerciale, tutte con sede nell'urbinate e riconducibili ad un unico commercialista. Le stesse, nonostante avessero conseguito ricavi per circa 30 milioni di euro, hanno presentato le dichiarazioni ai fini delle Imposte Dirette, prive di qualsiasi dato contabile atto a quantificare gli importi dovuti all'Erario. Quattro delle predette aziende sono risultate anche evasori totali per un anno, omettendo di versare un'Iva pari a circa 1,5 milioni di euro. Il sistema di frode escogitato, semplice ed efficace allo stesso tempo, consisteva nell'indicare, nelle dichiarazioni dei redditi presentate, una fittizia causa di esclusione dall'adeguamento ai cosiddetti studi di settore, contrassegnata nel Modello Unico dal "codice 1". Tra l'altro, il commercialista coinvolto, oltre a non dichiarare alcun reddito per la sua atività, esercitava l'attività abusivamente, ragione per cui è stato segnalato all'Autorità Giudiziaria competente, per il reato di esercizio abusivo di una professione.
Via: Guardia di Finanza
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