La Dia di Napoli, su disposizione del Tribunale di Frosinone, ha confiscato beni per oltre 90 milioni di euro nel Lazio e in Campania a personaggi contigui al clan dei Casalesi. Si tratta della più grossa confisca ai danni delle organizzazioni camorristiche nel Lazio. L'operazione di oggi della Direzione Investigativa Antimafia, spiega una nota, è stata denominata "Verde bottiglia" e ''conclude l'attività investigativa che nel marzo del 2011 portò al sequestro dei beni dei pregiudicati Gennaro De Angelis, Aladino Saidi e Antonio Di Gabriele, contigui al clan dei Casalesi''. Il nome "Verde Bottiglia" è stato dato ''per via di un fatto particolarissimo che ha evidenziato il tipo di rapporto instauratosi più di trent'anni orsono tra il capo clan del casalesi Francesco Schiavone noto come Sandokan' e il suo importante referente nel basso Lazio, Gennaro De Angelis''. Aladino Saidi era specializzato nelle frodi all'Erario.
Antonio Di Gabriele, invece, era l'uomo di fiducia e prestanome di De Angelis. Fra i beni confiscati vi sono venti società, beni strumentali, immobili, mobili registrati, due ditte individuali, 26 fabbricati, 28 terreni, 19 veicoli tra cui tre Ferrari e 114 conti correnti, depositi e rapporti finanziari. I beni sono localizzati tra Castrocielo, Sora, Rocca di Mezzo, Cassino, Campoli, Gaeta, Arpino e Roma.
Fonte: Adnkronos
Via: Sky Tg24
Foto dal video
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