Strage di Brindisi, Vantaggiato in un'intercettazione: fingerò incapacità

Ieri si è aperto il processo sull'attentato alla scuola Morvillo Falcone del 19 maggio scorso, quando un ordigno artigianale esplose uccidendo la 16enne Melissa Bassi e altre 9 persone rimasero ferite. In aula l'imputato reo confesso, Giovanni Vantaggiato, e i genitori della vittima. "Da qui uscirò perché dimostrerò di essere incapace di intendere e di volere, li prenderò tutti in giro, come ho già fatto con il servizio militare": a dirlo è Vantaggiato, in un'intercettazione ambientale in carcere subito dopo l'arresto. A rivelarlo è stato in aula, davanti alla Corte di Assise, il pm di Lecce Guglielmo Cataldi, in replica alla richiesta psichiatrica avanzata dal difensore dell'imputato. Il pm di Lecce Guglielmo Cataldi, come tutti gli avvocati di parte civile, si è quindi opposto alla richiesta di perizia psichiatrica per Giovanni Vantaggiato e ha chiesto di acquisire nel fascicolo del processo le trascrizioni delle intercettazioni telefoniche e ambientali. Anche l'avvocato della famiglia Bassi, Fernando Orsini, in aula, ha riferito di una intercettazione ambientale di Vantaggiato che, parlando con la moglie Giuseppina, in carcere, ha detto, spiegando il perché del suo digiuno: "Voglio diventare come quelli nei lager, voglio uscire di qui".  Giovanni Vantaggiato è accusato di strage aggravata dalla finalità terroristica.


Via: TMNews
Foto da video

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