A più di due anni dalla morte di Yara Gambirasio, la madre della ragazzina, Maura Panarese, a dicembre ha scritto al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, denunciando la "scarsa collaborazione degli investigatori con la parte lesa". Lo ha rivelato in esclusiva "Quarto Grado" nella puntata andata in onda venerdì sera. La donna, nella missiva al capo dello Stato, ha espresso le proprie critiche nei confronti di chi ha seguito l'inchiesta. Un'indagine che si è concentrata prima sul cantiere di Mapello, poi sull'ipotetico figlio illegittimo di un autista bergamasco morto da anni, basandosi sull'esame del Dna. La madre di Yara, nello scritto a Napolitano, ha quindi manifestato tutto il proprio dolore e lo sconforto perché, dopo anni di indagini, la figlia non ha ancora avuto giustizia. E la famiglia di Yara Gambirasio si oppone all'archiviazione del fascicolo di Mohammed Fikri, l'operaio marocchino che a tutt'oggi continua ad essere l'unica persona indagata per il rapimento e l'omicidio di Yara Gambirasio. La richiesta è stata presentata dal pm Letizia Ruggeri dopo che il il gip Ezia Maccora aveva richiesto un supplemento d'indagine. I nuovi accertamenti si erano incentrati soprattutto sulla traduzione della frase che il marocchino aveva detto al telefono e che ne aveva giustificato l'arresto.
Vie: TGCom | AGI
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