(una cinquantasettenne, il figlio di lei trentacinquenne, un altro quarantatreenne e altri tre ancora da identificare) per allontanare un connazionale (trentaseienne) dall'appartamento che gli era stato subaffittato. La donna, insieme ai due uomini e agli altri tre ancora da identificare, si è presentata all'appartamento per eseguire lo sfratto, aggredendo la vittima che ha tentato di ripararsi nel bagno chiudendosi a chiave. La mossa non ha però scoraggiato gli aggressori che, dopo aver sfondato la porta, hanno sollevato di peso l'inquilino lanciandolo nel vuoto dal secondo piano. Il trambusto ha attirato l'attenzione dei vicini che hanno allertato il 112. Sul posto sono arrivati i carabinieri del Nucleo radiomobile di Roma, che hanno soccorso l'uomo e ricostruito la vicenda. La donna, peraltro armata di una mazza, è stata arrestata insieme al figlio ed all'altro cittadino del Bangladesh, mentre gli altri tre aggressori sono tuttora ricercati. La vittima è stata ricoverata all'ospedale Sandro Pertini di Roma in gravi condizioni per le fratture agli arti ed al bacino riportate nella caduta.
L'ordine pubblico è inteso come garanzia di pace e tranquillità. In tal senso assume un valore di sicurezza collettiva.
Roma, per sfrattarlo lo lanciano dal secondo piano, 3 arresti - mappa
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