"Avanzando inesistenti motivi di adeguamento del percorso di studi italiano a quelli europei, il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo ha comunicato ai sindacati la decisione unilaterale di voler avviare una sperimentazione nelle scuole statali, al fine ridurre di un anno il percorso di studi, con gli esami di maturità anticipati quindi a 18 anni''. E' quanto rende noto l'Anief precisando che "Profumo ha anche spiegato che i percorsi da intraprendere, sempre sperimentalmente, saranno tre: anticipare a 5 anni la scuola primaria, eliminando quindi un anno di scuola d'infanzia; ridurre di un anno, probabilmente l'ultimo, la scuola primaria; cancellare il primo o secondo anno di corso della scuola secondaria di primo grado. Anief respinge, indistintamente, tutte e tre le ipotesi. Prima di tutto perché si tratta di percorsi che ci allontanano, anziché avvicinarci, ai modelli di studio in vigore nei Paesi più avanzati dell'area Ocse. In secondo luogo perché si tratta dell'ennesima riforma, mascherata da proposta migliorativa, che ha un solo obiettivo: cancellare almeno altri 50mila posti di lavoro, dopo i 200mila già spariti, per le solite esigenze di "cassa", negli ultimi sei anni. Il terzo motivo è che un ministro dimissionario, appartenente ad un Governo che non c'è più e privo di consenso elettorale, deve limitarsi all'ordinaria amministrazione (...)".
Via: ASCA
Foto dal web
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