La Corte d'Appello di Brescia ha stabilito che il bimbo conteso di Cittadella deve ritornare nella residenza del padre. Viene così ribaltato il pronunciamento della Cassazione che lo aveva rimandato a casa dalla madre. "Le sentenze vanno accolte con rispetto, ma se davvero quella pronunciata dai togati bresciani si fonda sulla Pas, ossia sindrome di alienazione parentale, ciò diventa quantomeno discutibile semplicemente perché essa non esiste", sostiene il sociologo Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori. "Non può un'istituzione costituita riconoscere una presunta sindrome mai legittimata dal Manuale dei disturbi psichiatrici. La Pas - incalza Marziale - è una teoria senza fondamento ideata da uno psichiatra americano, sostenitore della pedofilia, morto suicida". Per il presidente dell'Osservatorio: "Si può eventualmente parlare di plagio, azione innescata da uno o entrambi i separandi per gettarsi fango addosso tramite i figli, vere a uniche vittime, ma non è facile accettare un dispositivo di sentenza fondato sul nulla che diventa patologia. E' semplicemente assurdo". Marziale conclude: "Meglio sarebbe se in tutti i casi fossero i bambini a scegliere con chi stare, ma ciò appare impossibile visto e considerato che, nonostante la mole legislativa, nessuno li ascolta più di tanto".
Fonte: Adnkronos
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