Una donna ha colpito al volto con un coltello la figlia di tre anni e mezzo e poi ha pugnalato se stessa, ferendosi in modo non grave. E' accaduto stamattina a Catania. La donna, un'insegnante di 36 anni, e la piccola sono state trovate sanguinanti nella loro abitazione di via Quieta dalla polizia, intervenuta dopo una segnalazione. La bimba ha subito solo lesioni superficiali, mentre la madre è stata ricoverata nell'
ospedale Cannizzaro. La donna, secondo una prima ricostruzione, ha agito in preda a un raptus improvviso e senza spiegazioni apparenti. In quel momento il marito, un impiegato di 46 anni, stava dormendo. Svegliato dai rumori, ha soccorso la moglie e la figlia e ha subito chiamato il 118. Sul posto sono arrivate ambulanze e polizia. La donna ha impugnato un coltello da cucina e ha colpito due volte la piccola, ferendola alla guancia e al collo, poi ha rivolto la lama contro se stessa, e si è inferta ripetuti tagli all'addome. Madre e figlia sono entrambe all'ospedale Cannizzaro. La piccola è stata sottoposta a un intervento chirurgico, mentre la donna è stata suturata. Nessuna delle due versa in pericolo di vita. Gli investigatori stanno svolgendo le indagini, coordinate dalla Procura di Catania. La donna è in stato di arresto per tentativo di omicidio aggravato dopo il raptus, per il momento inspiegabile.
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AGI
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