Il Consiglio dei ministri ha nominato stamattina il nuovo capo della Polizia, Alessandro Pansa. Vicecapo vicario resterà Alessandro Marangoni, che già ricopre questo ruolo. Pansa, che ha alle spalle un'esperienza da investigatore in prima linea, dovrà raccogliere
una pesante eredità, quella dello scomparso prefetto Antonio Manganelli. Nato ad Eboli, in provincia di Salerno, il 9 giugno 1951, Pansa è sposato e ha due figli. Laureatosi in giurisprudenza presso l'Università degli studi di Napoli, entra nella Polizia di Stato nel '75 e lavora in Calabria, nel settore del contrasto alla criminalità organizzata e al terrorismo. A Roma dal 1982, continua a svolgere attività investigative contro il traffico degli stupefacenti e la criminalità organizzata, sia a livello nazionale sia internazionale. Specializzatosi anche nel contrasto della criminalità economica, contribuisce alla costituzione del Servizio centrale operativo, la struttura investigativa di vertice della Polizia di Stato, divenendone poi il direttore nel '96. Dagli uffici dello Sco realizza indagini di grande importanza anche contro il crimine transnazionale e conduce inchieste contro le organizzazioni mafiose ottenendo risultati operativi importanti e la cattura di latitanti pericolosi. Nominato prefetto nel giugno 2000, diventa direttore centrale per la polizia stradale, ferroviaria, postale, di frontiera e dell'immigrazione. L'11 luglio 2003 gli viene conferito l'incarico di direttore centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere. Il 7 novembre 2005, il Consiglio dei ministri lo nomina vice capo della polizia (il capo è Giovanni De Gennaro) e direttore centrale della polizia criminale. Il 4 gennaio 2007 è nominato prefetto di Napoli: dal 6 luglio al 31 dicembre dello stesso anno ricopre anche l'incarico di commissario di governo per l'emergenza rifiuti in Campania mentre il 31 maggio 2008 diventa commissario delegato per l'emergenza degli insediamenti di comunità nomadi nel territorio della regione. Dal 30 agosto 2010 è a capo del dipartimento per gli affari interni e territoriali del Viminale. E' stato consulente della commissione parlamentare sull'applicazione dell'accordo di Schengen ed ha fatto parte di comitati scientifici di alcune riviste o osservatori sui fenomeni della criminalità. E' coautore di diversi testi, tra cui: "Criminalità e finanza" edito dal Mulino; "Dall'informatica amministrativa alla teleamministrazione" edito dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Nel 2000 ha pubblicato, insieme con Donato Masciandaro, docente dell'Università Bocconi di Milano, "La farina del diavolo".
Fonte: Polizia di Stato
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