"Si dice che se ci ritiriamo dal programma degli F35 non avremo penali. Ma abbiamo gia speso 3 miliardi e mezzo di euro per la portaerei Cavour che dovrebbe ospitare gli F35 a decollo verticale. Allora non capiremmo per quale ragione abbiamo speso quei soldi". Lo ha
affermato il ministro della Difesa, Mario Mauro, durante una audizione al Senato davanti alle commissioni congiunte di Difesa, Esteri e Politiche europee nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle linee programmatiche e di indirizzo italiane in relazione al prossimo Consiglio europeo sulla Difesa, che avrà luogo nel mese di dicembre 2013. Intanto il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato dal Codacons contro l'acquisto dei cacciabombardieri F35. Secondo i giudici, infatti, la decisione dell'Italia è un "atto politico" sul quale il tribunale amministrativo non può sindacare. "Non siamo d'accordo, non si tratta di un 'atto politico' come può esserlo un accordo internazionale: faremo appello al Consiglio di Stato", commenta a TMNews il presidente del Condacons Carlo Rienzi. "Inoltre, se fossero atti politici, allora tutti i partiti che contestano l'acquisto dovrebbero fare qualcosa e aderire al nostro ricorso, mentre invece ci sono solo chiacchiere, anche dal Movimento 5 Stelle". Alla base dell'iniziativa legale dell'associazione c'era "lo spreco di soldi pubblici insito nella dotazione di cacciabombardieri da parte dell'Italia, la mancata rispondenza del programma all'interesse pubblico e l'assenza di sostenibilità e proporzionalità rispetto alle disponibilità di denaro pubblico, in un periodo di pesante crisi economica per il nostro paese e di spending review generalizzata".
affermato il ministro della Difesa, Mario Mauro, durante una audizione al Senato davanti alle commissioni congiunte di Difesa, Esteri e Politiche europee nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle linee programmatiche e di indirizzo italiane in relazione al prossimo Consiglio europeo sulla Difesa, che avrà luogo nel mese di dicembre 2013. Intanto il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato dal Codacons contro l'acquisto dei cacciabombardieri F35. Secondo i giudici, infatti, la decisione dell'Italia è un "atto politico" sul quale il tribunale amministrativo non può sindacare. "Non siamo d'accordo, non si tratta di un 'atto politico' come può esserlo un accordo internazionale: faremo appello al Consiglio di Stato", commenta a TMNews il presidente del Condacons Carlo Rienzi. "Inoltre, se fossero atti politici, allora tutti i partiti che contestano l'acquisto dovrebbero fare qualcosa e aderire al nostro ricorso, mentre invece ci sono solo chiacchiere, anche dal Movimento 5 Stelle". Alla base dell'iniziativa legale dell'associazione c'era "lo spreco di soldi pubblici insito nella dotazione di cacciabombardieri da parte dell'Italia, la mancata rispondenza del programma all'interesse pubblico e l'assenza di sostenibilità e proporzionalità rispetto alle disponibilità di denaro pubblico, in un periodo di pesante crisi economica per il nostro paese e di spending review generalizzata".
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