Una cosiddetta "nave madre" da 30 metri con un'imbarcazione a rimorchio, sospettata di venire utilizzata per trasportare immigrati clandestini sulle coste calabresi dai porti dell'Africa settentrionale è stata bloccata dalla Guardia di finanza nelle acque internazionali, a sud est di Capo Spartivento, il promontorio della Sardegna sud-occidentale. Dieci presunti scafisti adulti sono stati fermati, mentre per gli altri sette minori la loro posizione è attualmente al vaglio della magistratura. La nave era stata avvistata da un aereo della missione Frontex e monitorata a distanza da un Atr 42 delle Fiamme gialle mentre si sono recate sul posto unità navali uscite immediatamente dai porti di Taranto e Vibo Valentia. Dopo aver assistito al trasbordo dei clandestini, i finanzieri sono intervenuti bloccando gli scafisti che avevano invertito la rotta e si erano dati alla fuga. Altre unità navali hanno tratto in salvo i migranti il cui scafo era in condizioni preoccupanti e stava imbarcando acqua. Si tratta complessivamente di 226 persone di presunta nazionalità siriana ed egiziana, tra cui 102 uomini, 45 donne e 79 minori, che hanno dichiarato di aver pagato 3.000 dollari per il viaggio. A causa delle condizioni fatiscenti dello scafo e del precario stato di galleggiabilità per le copiose infiltrazioni di acqua, lo stesso veniva abbandonato alla deriva, in quanto non rimorchiabile.
Fonte: TMNews
Via: Guardia di Finanza
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