I finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno concluso una complessa attività di indagine nei confronti di una società romana, colpevole di avere attuato una consistente truffa ai danni dell'Unione europea per circa 9.000.000 di euro. L'attività si è
sviluppata nell'ambito dei rapporti di cooperazione internazionale che la Guardia di Finanza, attraverso il II Reparto Analisi e Relazioni internazionali del Comando Generale, intrattiene con l'Olaf. Grazie alle sinergie informative ed operative instauratesi, le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma hanno appurato che la società italiana aveva beneficiato di corposi finanziamenti, erogati direttamente dall'Ue per la realizzazione di una articolata serie di progetti di sviluppo nel continente africano (Mali, Benin, Congo-Brazzaville, Repubblica Centro-Africana) e volti, prioritariamente, a migliorare il sistema infrastrutturale ed ingegneristico tramite la costruzione di strade ed ospedali. Nonostante maliziosi accorgimenti, le Fiamme Gialle sono riuscite ad accertare l'illecita percezione di contributi per oltre 6 milioni di euro, impedendone un erogazione integrativa di circa 3 milioni di euro. Al termine delle indagini il legale rappresentante della società è stato denunciato alla Procura di Roma per truffa aggravata ai danni dell'Unione Europea. Il Gip del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura, ha disposto il sequestro di quote societarie, conti correnti bancari ed immobili.
sviluppata nell'ambito dei rapporti di cooperazione internazionale che la Guardia di Finanza, attraverso il II Reparto Analisi e Relazioni internazionali del Comando Generale, intrattiene con l'Olaf. Grazie alle sinergie informative ed operative instauratesi, le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma hanno appurato che la società italiana aveva beneficiato di corposi finanziamenti, erogati direttamente dall'Ue per la realizzazione di una articolata serie di progetti di sviluppo nel continente africano (Mali, Benin, Congo-Brazzaville, Repubblica Centro-Africana) e volti, prioritariamente, a migliorare il sistema infrastrutturale ed ingegneristico tramite la costruzione di strade ed ospedali. Nonostante maliziosi accorgimenti, le Fiamme Gialle sono riuscite ad accertare l'illecita percezione di contributi per oltre 6 milioni di euro, impedendone un erogazione integrativa di circa 3 milioni di euro. Al termine delle indagini il legale rappresentante della società è stato denunciato alla Procura di Roma per truffa aggravata ai danni dell'Unione Europea. Il Gip del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura, ha disposto il sequestro di quote societarie, conti correnti bancari ed immobili.
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