Maxi operazione contro la camorra in Campania, Lazio e Toscana. Nel mirino della Direzione investigativa antimafia che ha coordinato le indagini c'è il clan dei Contini. Il blitz ha portato al sequestro di beni per un valore di 250 milioni di euro e all'arresto di 90
persone, tutte accusate di far parte della famiglia camorristica considerata fra le più influenti e potenti a Napoli. Per sottrarsi alla cattura un uomo di 43 anni, tra i destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare, si è suicidato lanciandosi nel vuoto a Roma. Quella della Dia è la più importante indagine mai realizzata nei confronti del clan Contini e delle operazioni di reinvestimento economico di gruppi camorristici in attività d'impresa, non solo a Napoli ed in Campania, ma anche a Roma ed in Toscana. Ci sono oltre trenta stazioni di servizio per la distribuzione di carburante tra i beni sequestrati, dislocati sulla A1 e sulla tangenziale di Napoli. Sigilli anche a 28 unità immobiliari e terreni, torrefazioni e due società immobiliari. Tra i destinatari delle misure cautelari anche il reggente del clan, Salvatore Botta, 63 anni, detenuto a Napoli. L'operazione è stata coordinata dalla Direzione nazionale antimafia e dalle Direzioni distrettuali di Napoli, Roma e Firenze. A eseguire gli ordini della Dia sono stati impiegati personale della squadra mobile della Questura e del Gico della Gdf di Napoli, dei carabinieri di Roma, della polizia e della Gdf di Pisa.
persone, tutte accusate di far parte della famiglia camorristica considerata fra le più influenti e potenti a Napoli. Per sottrarsi alla cattura un uomo di 43 anni, tra i destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare, si è suicidato lanciandosi nel vuoto a Roma. Quella della Dia è la più importante indagine mai realizzata nei confronti del clan Contini e delle operazioni di reinvestimento economico di gruppi camorristici in attività d'impresa, non solo a Napoli ed in Campania, ma anche a Roma ed in Toscana. Ci sono oltre trenta stazioni di servizio per la distribuzione di carburante tra i beni sequestrati, dislocati sulla A1 e sulla tangenziale di Napoli. Sigilli anche a 28 unità immobiliari e terreni, torrefazioni e due società immobiliari. Tra i destinatari delle misure cautelari anche il reggente del clan, Salvatore Botta, 63 anni, detenuto a Napoli. L'operazione è stata coordinata dalla Direzione nazionale antimafia e dalle Direzioni distrettuali di Napoli, Roma e Firenze. A eseguire gli ordini della Dia sono stati impiegati personale della squadra mobile della Questura e del Gico della Gdf di Napoli, dei carabinieri di Roma, della polizia e della Gdf di Pisa.
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