Raggiungerà 33 città città italiane il progetto "Una vita da social", una campagna educativa itinerante - attraverso un truck attrezzato e multimediale - realizzata dalla Polizia di Stato in collaborazione con il ministero dell'Istruzione, che punta a prevenire e contrastare rischi e pericoli dei social network. Si parte da Roma, per concludere a Milano, a maggio, le tappe di questo viaggio di consapevolezza digitale. "Il progetto nasce per contrastare il cyberbullismo - ha detto il Capo della Polizia, Alessandro Pansa - ovvero quelle forme di bullismo esagerate ed esasperate che, allargandosi a un numero indeterminato di soggetti, rendono la vittima ancora più debole. Fenomeni che spesso sono alla radice di gesti inconsulti". "Attraverso la Rete - ha messo in guardia Pansa - ci può essere l'adescamento, che può avere fini economici o commerciali, quindi per rubare soldi e mettere a segno truffe, ma anche per attrarre giovani e ragazze ad appuntamenti che poi possono finire in maniera tragica". Da qui il consiglio ai giovani naviganti del web: "Mettetevi in rete, ma con spirito critico. E quando avvertite la presenza di un rischio, date l'allarme ai vostri genitori, agli insegnanti e alla Polizia postale". L'iniziativa è stata presentata ieri, presso la Scuola Superiore di Polizia diretta da Roberto Sgalla. In sala, tra le altre autorità politiche e militari, il direttore della Postale, Antonio Apruzzese.
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