Doppia esplosione a Makhachkala, capitale della Repubblica caucasica del Daghestan. Si è trattao di un attentato ma non ha provocato alcun morto: il bilancio provvisorio è di almeno sette feriti, fra cui due agenti di polizia. Secondo le prime testimonianze una prima esplosione è stata causata da una granata lanciata contro un ristorante, ferendo cinque persone; successivamente un'autobomba parcheggiata nei pressi è saltata in aria ferendo due poliziotti. Il presidente russo Vladimir Putin, ha assicurato che la Russia farà "tutto il possibile" per garantire la sicurezza dei Giochi olimpici invernali di Sochi, che inizieranno il prossimo 7 febbraio. "Il nostro impegno, come organizzatori, è di garantire la sicurezza dei partecipanti e degli spettatori di questa festa sportiva e faremo di tutto in questo senso", ha dichiarato Putin. L'attentato arriva nel giorno in cui il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha annunciato la scomparsa di Doku Umarov, il terrorista del Caucaso del nord che dal 2007 tiene sotto scacco il Cremlino e che ora minaccia sangue anche sui giochi di Sochi. Finora l'hanno dato per morto almeno sei volte, ma Kadyrov stavolta ha affermato di avere nuove prove: l'intercettazione di una conversazione tra cosiddetti "emiri" del Daghestan e della Kabardino-Balkaria che discutono l'elezione del successore del sedicente Emiro del Caucaso Doku Umarov in seguito alla sua morte.
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