I Carabinieri della Compagnia di Foggia hanno eseguito 5 fermi, sgominando una banda criminale composta da cittadini albanesi e rumeni, dedita allo sfruttamento della prostituzione, ai furti e alle rapine in danno di clienti delle meretrici. Le indagini sono partite dai numerosi episodi di furti e rapine compiuti in danno di automobilisti sulla tangenziale di Foggia, che si verificavano sempre in prossimità delle piazzole di sosta solitamente occupate dalle lucciole. Per tale motivo le indagini si indirizzavano verso il mondo della prostituzione e, dai primi accertamenti, compiuti mediante servizi di osservazione e controllo del territorio e poi dall'attività tecnica messa in atto, emergeva l'esistenza di una vera e propria organizzazione che gestiva le donne su di un tratto di strada alla periferia di Foggia. Le indagini hanno consentito di accertare, però, che la principale fonte di guadagno per l'organizzazione non erano le prestazioni sessuali a pagamento, per le quali il prezzo standard stabilito era quello di 20 euro per tutte le ragazze, bensì il ricavato dei furti compiuti dalle ragazze, su istigazione dei loro sfruttatori, nei confronti dei clienti ai quali, durante la consumazione dei rapporti sessuali, senza che gli stessi se ne accorgessero, venivano sottratti i portafogli contenenti denaro contante e carte di credito e, in una circostanza, è stato accertato anche il furto di una collana in oro.
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