Santhià: strage familiare, confessa nipote fermato a Venezia - video

Lorenzo lo trovano a Venezia, sporco di sangue. Lo cercavano fin dalla mattina i Carabinieri dopo la strage di Santhià, nel Vercellese. Muoiono in tre: una donna con i due genitori, la zia e i nonni di Lorenzo che per tutta la giornata fa perdere le sue tracce. Devono arrivare i Ris per dire qualcosa sull'arma e dovranno lavorarci su un bel pò. Un macello: un coltello, un punteruolo o forse qualcos'altro. Patrizia Manavella, 57 anni, la trovano nel suo letto, il corpo trafitto in vari punti. Suo padre e sua madre, Tullio Manavella e Tina Bono, entrambi 80enni, li trovano in un angolo della villetta di via Marconi. L'anziana è invalida sulla sedie a rotelle, sua figlia Patrizia era tornata da poco dai genitori per via di quel furto nella sua abitazione che la preoccupava. "Un'ottima famiglia, il ragazzo che è scomparso anche. Sembra una bravo ragazzo, sembra un ragazzo normalissimo. Cioè una cosa che ha spiazzato tutta la comunità, perchè non è mai successa una cosa del genere". E poi il giallo, nell'appartamento accanto a quello dell'omicidio abita il fratello di Patrizia, Gianluca assieme alla compagna Elisa e al figlio di prime nozze, Lorenzo, 25 anni, giocatore di pallavolo in serie B2, molto noto nella zona per aver militato nel Santhià e prima nel Biella e nel Novara. I Carabinieri lo cercano ma lui sembra svanito nel nulla, poi lo fermano a Venezia [...] 


Fonte: SkyTG24
Servizio di Carlo Imbimbo

Nessun commento:

Posta un commento