Gli scandali e i problemi di salute hanno offuscato gli ultimi anni del suo regno, ma Juan Carlos di Spagna resta, per la storia, il sovrano che ha guidato la transizione alla democrazia dopo il franchismo. Proprio da qui ha voluto partire il Borbone nel suo messaggio di saluto agli spagnoli dopo l'abdicazione dal trono. "Nel giorno della mia incoronazione - ha ricordato - quasi 40 anni fa, mi sono impegnato a servire gli interessi della Spagna e a fare che i cittadini fossero protagonisti del loro destino e la nostra nazione una democrazia moderna, perfettamente integrata in Europa". Juan Carlos ha motivato il suo gesto con la necessità di rinnovare la monarchia e ha indicato in suo figlio, il principe Filippo, la figura giusta per rappresentare anche un cambio generazionale, per una classe dirigente più giovane. Negli ultimi tempi, però, il sovrano era stato investito da una serie di scandali che si erano sovrapposti e in parte intrecciati con i suoi malanni fisici con gli interventi alle anche e la rimozione di un nodulo a un polmone. A gennaio c'è stata l'incriminazione per malversazione e riciclaggio della figlia Cristina nell'ambito di uno scandalo di corruzione legato al marito Inaki Urdangarin. Ma già in precedenza c'erano stati molti episodi che avevano portato a dure critiche verso il sovrano borbonico, come la battuta di caccia all'elefante del 2012 in Botswana, nel pieno della crisi economica.
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