Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del 22° anniversario del barbaro attentato di via d'Amelio, ha inviato a Manfredi Borsellino un messaggio nel quale rende "commosso e partecipe omaggio alla memoria del giudice
Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Cosina, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina, che egualmente persero la vita". "Paolo Borsellino - scrive il Presidente Napolitano - univa all'eccezionale competenza professionale ed al coraggioso impegno con cui combatteva la mafia la profonda convinzione che il contrasto alle organizzazioni criminali non si esaurisce nell'opera di repressione, ma deve generare un radicale cambiamento culturale al fine di affermare il primato del diritto contro ogni forma di violenza e di sopraffazione". "E' pertanto indispensabile - sottolinea il Capo dello Stato - non dimenticare che un'azione di contrasto sempre più intensa alla criminalità organizzata trae linfa vitale dallo sforzo di tutti nell'opporsi al compromesso, all'acquiescenza e all'indifferenza". "Come ho ricordato in occasione dell'anniversario della strage di Capaci - ha aggiunto il Capo dello Stato - alla speranza di una generale evoluzione nei comportamenti individuali e collettivi che conduca alla sconfitta della mafia deve accompagnarsi l'auspicio che i processi ancora in corso possano fare piena luce su quei tragici eventi, rispondendo così all'anelito di verità e giustizia che viene da chi è stato colpito nei suoi affetti più cari e che si estende all'intero Paese. Con questo spirito - conclude Napolitano nel messaggio a Manfredi Borsellino - e nel commosso ricordo di sua madre, rinnovo a lei, alle sue sorelle, ai suoi famigliari e a quelli degli agenti di scorta i sentimenti di gratitudine e di solidarietà di tutti gli italiani".
Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Cosina, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina, che egualmente persero la vita". "Paolo Borsellino - scrive il Presidente Napolitano - univa all'eccezionale competenza professionale ed al coraggioso impegno con cui combatteva la mafia la profonda convinzione che il contrasto alle organizzazioni criminali non si esaurisce nell'opera di repressione, ma deve generare un radicale cambiamento culturale al fine di affermare il primato del diritto contro ogni forma di violenza e di sopraffazione". "E' pertanto indispensabile - sottolinea il Capo dello Stato - non dimenticare che un'azione di contrasto sempre più intensa alla criminalità organizzata trae linfa vitale dallo sforzo di tutti nell'opporsi al compromesso, all'acquiescenza e all'indifferenza". "Come ho ricordato in occasione dell'anniversario della strage di Capaci - ha aggiunto il Capo dello Stato - alla speranza di una generale evoluzione nei comportamenti individuali e collettivi che conduca alla sconfitta della mafia deve accompagnarsi l'auspicio che i processi ancora in corso possano fare piena luce su quei tragici eventi, rispondendo così all'anelito di verità e giustizia che viene da chi è stato colpito nei suoi affetti più cari e che si estende all'intero Paese. Con questo spirito - conclude Napolitano nel messaggio a Manfredi Borsellino - e nel commosso ricordo di sua madre, rinnovo a lei, alle sue sorelle, ai suoi famigliari e a quelli degli agenti di scorta i sentimenti di gratitudine e di solidarietà di tutti gli italiani".
Fonte: Quirinale
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