Smantellata, nella capitale, una raffineria clandestina di cocaina. Arrestati quattro sudamericani. Intercettata, a fiumicino, trafficante portoghese con 17 chili di cocaina nel bagaglio. Arrestato anche complice italiano con armi, munizioni e
paralizzatori elettrici. Azzerato il patrimonio di una organizzazione criminale che gestiva quintali di polvere bianca. Sequestrati conti correnti, immobili, auto e moto di lusso e 2 società per un valore superiore a 4 milioni di euro. Grazie allo sviluppo degli elementi appresi in sede aeroportuale, i militari del Gruppo Fiumicino hanno individuato, nella periferia est della Capitale, in zona Marco Simone, all'interno di un opificio adibito alla lavorazione di metalli, una raffineria clandestina di sostanze stupefacenti. L'immediata perquisizione del locale e dei presenti ha confermato i già forti sospetti sul sito, permettendo di rinvenire oltre 3 chili di cocaina, 510 grammi di sostanza da taglio (mannite) e numerosi strumenti atti alla trasformazione, taglio e confezionamento della sostanza stupefacente per il successivo spaccio (bilance di precisione, pressa, fornelletti, solventi e diluenti). I quattro trafficanti - due venezuelani, un dominicano naturalizzato olandese, il "chimico" del gruppo, ed una ecuadoriana - sono stati tratti in arresto ed associati alle carceri di Rebibbia femminile e di Regina Coeli.
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