Tensione a Torino: mentre migliaia di lavoratori sfilavano al corteo della Fiom, un gruppo di circa trecento antagonisti ha attaccato la polizia in piazza Castello. Le forze dell'ordine hanno reagito con il lancio di lacrimogeni. I tafferugli sono proseguiti con esplosioni di bombe carta,
lanci di altri gas e cariche della polizia fino a metà della piazza. La Questura ha parlato di lancio di sampietrini e bulloni contro le forze dell'ordine. Alla fine degli scontri sono state fermate cinque persone, mentre un agente di polizia è rimasto ferito. Tra i feriti, anche il vice-questore della città della Mole. La polizia ha anche ritrovato uno zaino abbandonato, pieno di pietre. "Non permetteremo a nessuno di rovinare questa manifestazione dei lavoratori della Fiom". Questa la reazione di Federico Bellono, il segretario provinciale, che durante i tafferugli stava tenendo un intervento sulle motivazioni della protesta. "Questa manifestazione non è la fine ma l'inizio della nostra azione e nessuno deve rovinarla", ha detto ancora Bellono. Non si è fatta attendere la replica del premier Renzi, che durante un discorso al vertice eurasiatico in corso di svolgimento a Milano, commenta così gli scontri di Torino: "In Italia ci sono delle manifestazioni rispetto alle scelte del governo sul jobs act. Noi siamo convinti che le nostre scelte aiuteranno a creare occupazione e posti di lavoro".
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