Sicilia, appalti truccati per la vigilanza autostradale: 8 arresti - video

La Dia di Catania ha eseguito un'ordinanza agli arresti domiciliari per due funzionari Consorzio autostrade siciliane (Cas) e sei imprenditori nell'ambito di un'inchiesta sull'appalto per il sistema di sorveglianza per l'A18 e l'A20. I reati ipotizzati dalla Procura di Messina
sono di turbata libertà degli incanti e istigazione alla corruzione. Al centro dell'inchiesta un appalto del 2013 che, dopo essere stato revocato, sarebbe stato bandito con somma urgenza e ribasso concordato. Sono otto gli arresti domiciliari, disposti dal Gip di Messina, nell'ambito dell'operazione "Tekno" che ha coinvolto imprenditori e funzionari del Consorzio autostrade siciliane. I provvedimenti, eseguiti dalla Direzione investigativa antimafia di Catania, riguardano cinque imprenditori. L'ordinanza è stata notificata anche al dirigente del Cas e a un funzionario dello stesso consorzio. Agli arresti domiciliari è stato posto anche un componente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Irccs Policlinico di San Matteo di Pavia, accusato di induzione indebita. Due rappresentanti di società sono stati interdetti per 2 mesi ad esercitare in imprese. La Dia ha eseguito inoltre il sequestro cautelativo di beni per 100mila euro nei confronti di uno degli indagati. C'è anche il rifiuto di una tangente negli atti dell'inchiesta Tekno della Procura di Messina sul Consorzio autostrade siciliane.



Via: ANSA

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