I Carabinieri di Trapani sono riusciti a far luce sull'omicidio di una prostituta nigeriana il cui cadavere è stato ritrovato il giorno della vigilia di Natale del 2013. In manette è finito un italiano 37enne incensurato che lavorava come lavapiatti. La vittima, che
viveva stabilmente a Palermo con il compagno ed era madre di due gemelli di 4 anni, di giorno svolgeva l'attività di parrucchiera nel capoluogo siciliano, mentre la sera raggiungeva Trapani per prostituirsi nella zona della stazione. La donna era stata rinvenuta morta vicino al cimitero di Custonaci e i rilievi hanno evidenziato come fosse stata prima colpita violentemente alla tempia e poi strangolata. I militari hanno concentrato le indagini sul mondo della prostituzione della zona, convocando centinaia di persone, analizzando tabulati telefonici e svolgendo pedinamenti. In un'intercettazione il presunto omicida - arrestato e attualmente detenuto nel carcere San Giuliano di Trapani - ha rivelato che l'assassinio avvenne durante una rapina per 50 euro. In particolare lo stesso aveva espresso tutto il suo rammarico per essere stato coinvolto in un crimine così grave. I pesanti e concordanti indizi di reità raccolti dalla Procura e dai militari hanno quindi determinato il provvedimento cautelare da parte del Gip del Tribunale di Trapani. Sono ancora in corso ulteriori e mirate indagini su un presunto complice.
viveva stabilmente a Palermo con il compagno ed era madre di due gemelli di 4 anni, di giorno svolgeva l'attività di parrucchiera nel capoluogo siciliano, mentre la sera raggiungeva Trapani per prostituirsi nella zona della stazione. La donna era stata rinvenuta morta vicino al cimitero di Custonaci e i rilievi hanno evidenziato come fosse stata prima colpita violentemente alla tempia e poi strangolata. I militari hanno concentrato le indagini sul mondo della prostituzione della zona, convocando centinaia di persone, analizzando tabulati telefonici e svolgendo pedinamenti. In un'intercettazione il presunto omicida - arrestato e attualmente detenuto nel carcere San Giuliano di Trapani - ha rivelato che l'assassinio avvenne durante una rapina per 50 euro. In particolare lo stesso aveva espresso tutto il suo rammarico per essere stato coinvolto in un crimine così grave. I pesanti e concordanti indizi di reità raccolti dalla Procura e dai militari hanno quindi determinato il provvedimento cautelare da parte del Gip del Tribunale di Trapani. Sono ancora in corso ulteriori e mirate indagini su un presunto complice.
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