Alberto Stasi condannato a 16 anni di reclusione. E' questo il verdetto della prima Corte d'Assise d'Appello di Milano nel processo bis per l'ex fidanzato di Chiara Poggi, la ragazza di 26 anni uccisa nella sua abitazione a Garlasco, in provincia di Pavia, il 13 agosto 2007. Si tratta
della quarta sentenza per Stasi, in primo e secondo grado l'imputato era stato assolto ma poi la Cassazione ha annullato la sentenza di secondo grado e disposto la trasmissione degli atti chiedendo d'integrare l'istruttoria dibattimentale con nuovi esami per far luce sul delitto. "Mi appello alle vostre coscenze: spero che mi assolviate", sono le parole di Stasi ai giudici poco prima del verdetto. Commossi i genitori di Chiara per l'esito della sentenza. Un processo questo durato 7 anni, dall'omicidio di Chiara e 5 dalla prima assoluzione di Stasi, unico indagato. Diversi i punti oscuri, specie sulle procedure investigative che dai molti riscontri avrebbero tralasciato dettagli importanti. Tanto che nelle motivazioni della sentenza di primo grado, il 30 aprile 2009, si sottolinea che il "quadro istruttorio e contraddittorio altamente insufficiente a dimostrare la colpevolezza dell'imputato". Il 6 dicembre 2011 Stasi viene di nuovo assolto dalla Corte d'Assise d'Appello, secondo la quale la "decisione di primo grado è immune da vizi e merita di essere confermata". Il 18 aprile 2013 [...]
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