La Polizia di Stato ha portato a termine l'operazione denominata "Bloodsucker", finalizzata all'esecuzione di 4 provvedimenti di custodia cautelare in carcere e tre agli arresti domiciliari in provincia di Novara e nel resto d'Italia. Eseguite perquisizioni su tutto il
territorio nazionale. L'operazione è stata condotta dalla Squadra Mobile di Novara in collaborazione con quelle di Torino, Milano, Brescia, Biella e Vercelli e il supporto del Rpc del Piemonte. L'attività d'indagine è stata diretta dalla Procura di Novara. Gli arrestati sono accusati di usura, estorsione aggravata e riciclaggio. La fitta rete di contatti sviluppati in ambito commerciale ha permesso all'esponente di spicco di un clan, unitamente ad altri esponenti della sua famiglia, di servirsi di soggetti terzi per riciclare denaro provento dell'attività delittuosa. Inoltre, l'uomo non si è fatto scrupolo di estorcere cospicue somme o altri beni di valore alle sue vittime, incapaci oltre un certo limite di far fronte alle insistenti richieste di denaro, con intimidazioni e minacce continue. Un ultimo grave episodio criminoso è consistito nell'aver intimidito una delle vittime facendogli rinvenire una carcassa di animale, appesa per il collo, all'ingresso della azienda. Ricostruito un giro di affari che ammonta ad oltre 2 milioni di euro, che derivano da un’attività estorsiva ed usuraria con tassi variabili dal 28,91% al 511%.
territorio nazionale. L'operazione è stata condotta dalla Squadra Mobile di Novara in collaborazione con quelle di Torino, Milano, Brescia, Biella e Vercelli e il supporto del Rpc del Piemonte. L'attività d'indagine è stata diretta dalla Procura di Novara. Gli arrestati sono accusati di usura, estorsione aggravata e riciclaggio. La fitta rete di contatti sviluppati in ambito commerciale ha permesso all'esponente di spicco di un clan, unitamente ad altri esponenti della sua famiglia, di servirsi di soggetti terzi per riciclare denaro provento dell'attività delittuosa. Inoltre, l'uomo non si è fatto scrupolo di estorcere cospicue somme o altri beni di valore alle sue vittime, incapaci oltre un certo limite di far fronte alle insistenti richieste di denaro, con intimidazioni e minacce continue. Un ultimo grave episodio criminoso è consistito nell'aver intimidito una delle vittime facendogli rinvenire una carcassa di animale, appesa per il collo, all'ingresso della azienda. Ricostruito un giro di affari che ammonta ad oltre 2 milioni di euro, che derivano da un’attività estorsiva ed usuraria con tassi variabili dal 28,91% al 511%.
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