Isil, giallo su sorte della cooperante Usa: appello dei genitori - video

La sorte di Kayla Jean Mueller resta, al momento, un mistero. I genitori della cooperante americana ostaggio in Siria dal 2013 hanno chiesto ai rapitori di contattarli in privato. Nutrendo la speranza che non sia morta nel bombardamento di
questo edificio da parte dell'aviazione giordana, come afferma l'Isil. Fino a ieri nemmeno si sapeva il suo nome, per questioni di sicurezza. "Voglio spiegare con chiarezza che il segretario Kerry, la nostra squadra in questo edificio e in tutti gli Stati Uniti stanno compiendo ogni sforzo per rintracciare americani tenuti in ostaggio. Stanno impiegando ogni strumento di intelligence e diplomatico. Ne sono stati trovati in circa 50 Paesi e viene fatto di tutto per provare a riportarli a casa". L'intera comunità di Prescott, Arizona, dove la ragazza abitava, vive in uno stato di sospensione l'attesa di ulteriori e più certe notizie sulla sua sorte. "Ci sono persone che agiscono col cuore, con l'intenzione di aiutare, vanno lì per fare del bene contando solo su loro stessi e quando vengono catturati ne siamo tutti colpiti". Una condizione, quella di cooperante, che già in passato gli jihadisti del sedicente Stato islamico hanno mostrato di non tenere in alcuna considerazione. I miliziani hanno annunciato che la giovane è stata uccisa in uno dei raid aerei lanciati dalla Giordania nelle ultime 48 ore.


Fonte: Euronews

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