La Polizia di Stato ha fermato, su ordine della Dda di Palermo, i componenti di un'organizzazione criminale transnazionale accusati d'associazione a delinquere e favoreggiamento di immigrazione clandestina. All'indomani
dell'ennesima tragedia dell'immigrazione, sono 24 i fermati nell'operazione "Glauco II" della Polizia che ha sgominato un'organizzazione dedita al traffico di esseri umani tra l'Africa e l'Europa. L'inchiesta, condotta dallo Sco e dalle Squadre Mobili di Palermo, Agrigento, Catania, Milano e Roma, è la prosecuzione di una precedente attività investigativa avviata dopo il tragico sbarco del 3 ottobre 2013 a Lampedusa. Le indagini hanno permesso di ricostruire le attività di una articolata organizzazione criminale transazionale - composta da eritrei, etiopi, ivoriani, guineiani e ghanesi, che ha favorito, con notevoli profitti economici, l'immigrazione illegale di centinaia di migranti. Tra gli arrestati, spiccano un cittadino etiope e uno eritreo, ritenuti da tempo, tra i più importanti trafficanti di migranti che operano sulla cosiddetta "rotta libica". L'etiope era latitante dal luglio del 2014. L'organizzazione criminale si occupava anche della permanenza sul territorio italiano agevolando il successivo espatrio, sempre illegale, verso altri Paesi europei, in particolare Norvegia, Germania, e Svezia.
dell'ennesima tragedia dell'immigrazione, sono 24 i fermati nell'operazione "Glauco II" della Polizia che ha sgominato un'organizzazione dedita al traffico di esseri umani tra l'Africa e l'Europa. L'inchiesta, condotta dallo Sco e dalle Squadre Mobili di Palermo, Agrigento, Catania, Milano e Roma, è la prosecuzione di una precedente attività investigativa avviata dopo il tragico sbarco del 3 ottobre 2013 a Lampedusa. Le indagini hanno permesso di ricostruire le attività di una articolata organizzazione criminale transazionale - composta da eritrei, etiopi, ivoriani, guineiani e ghanesi, che ha favorito, con notevoli profitti economici, l'immigrazione illegale di centinaia di migranti. Tra gli arrestati, spiccano un cittadino etiope e uno eritreo, ritenuti da tempo, tra i più importanti trafficanti di migranti che operano sulla cosiddetta "rotta libica". L'etiope era latitante dal luglio del 2014. L'organizzazione criminale si occupava anche della permanenza sul territorio italiano agevolando il successivo espatrio, sempre illegale, verso altri Paesi europei, in particolare Norvegia, Germania, e Svezia.
Via: Polizia di Stato
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