Era il covo di Totò Riina, da oggi è una caserma dei Carabinieri. "Noi siamo più forti della mafia e anche oggi lo stiamo dimostrando. I mafiosi non sono solo degli assassini, ma sono anche ladri di futuro, ladri di speranza e di bellissime parole del nostro
vocabolario come onore, famiglia e rispetto". Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano dall'ex covo di Totò Riina durante l'inaugurazione e intitolazione della nuova Stazione Carabinieri di Palermo - Uditore, all'interno del complesso residenziale di via Bernini, confiscato alla mafia nel 2007, nella villa che ospitò il "capo dei capi" nell'ultimo periodo di latitanza, terminata il 15 gennaio 1993 con l'arresto da parte dei militari dell'Arma. Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette, il prefetto di Palermo Francesca Cannizzo, il direttore dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) Umberto Postiglione e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. La nuova caserma, ultimo rifugio di Totò Riina, è stata intitolata al maresciallo Mario Trapassi e all'appuntato Salvatore Bartolotta, medaglie d'oro al valor civile barbaramente trucidati nell'attentato in cui perse la vita il giudice Rocco Chinnici. Le immagini aeree dei Carabinieri della villa all'interno del complesso a Palermo.
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