Roma: tassista aggredita e violentata da cliente, fermato un 30enne

E' stato arrestato nella notte con l'accusa di violenza sessuale e rapina, il responsabile di violenza ai danni di una tassista romana di 43 anni. Secondo quanto riferisce la Polizia, l'uomo, trentenne, intorno alle ore 7 dell'8 maggio, si era fatto condurre dalla
tassista in una zona appartata della cosiddetta "Piana del Sole", fingendo di dover raggiungere un casolare in una strada chiusa e non asfaltata. Appena imboccata la strada sterrata, invece, aveva chiesto di fermarsi e aveva aggredito la vittima, immobilizzandola per i capelli, sferrandole un pugno e costringendola a un rapporto sessuale. Al termine, l'aveva rapinata del portafoglio, cercando di sottrarle anche le chiavi della macchina, il cellulare e gli occhiali da sole, ma la donna afferrandolo per la camicia, aveva fatto cadere gli oggetti, mentre l'uomo scappava tra i campi adiacenti alla zona. Diffuso l'identikit dello stupratore, elaborato dal locale Gabinetto di Polizia Scientifica, era giunta agli investigatori la segnalazione di un tassista che affermava di aver condotto un cliente, somigliante a quello ritratto nell'identikit, in una delle strade limitrofe al luogo del fatto. Il tassista aveva riferito che lo sconosciuto cliente non gli aveva pagato la corsa, ragion per cui si era fatto lasciare il numero di cellulare. Il numero di utenza risultava intestato a Simone Borgese, poi riconosciuto  - senza alcun dubbio - dalla donna che aveva subito violenza. Rintracciato, l'uomo dopo un tentativo di fuga, e stato fermato e nel corso dell'interrogatorio ha ammesso la violenza. A casa aveva gli abiti indossati al momento della violenza e puntualmente descritti dalla vittima. "E' stato un raptus". E' quanto avrebbe detto Simone Borgese durante l'interrogatorio in Questura. L'uomo, che di lavoro fa il cameriere ed è separato con una figlia di sette anni, avrebbe precedenti per reati comuni (furto, minacce e violazione di domicilio).

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