La Polizia di Stato di Napoli ha dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 60 persone accusate, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, omicidio, tentato omicidio, traffico di stupefacenti, detenzione
porto abusivo di armi. L'operazione è stata coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia e dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, e gli interessati sono presunti appartenenti alle note famiglie camorristiche Giuliano-Sibillo-Brunetti-Amirante. Le indagini della Squadra mobile di Napoli hanno permesso di documentare la formazione di un pericoloso cartello camorristico composto soprattutto da giovanissimi appartenenti a famiglie camorristiche storiche del centro cittadino, soprattutto nell'area di Forcella e Maddalena. Le investigazioni hanno documentato la veloce ascesa del cartello composto dalle famiglie Giuliano-Sibillo-Brunetti ed Amirante che, dopo aver scalzato con la violenza esponenti di clan avversi, hanno monopolizzato la gestione delle attività illecite della zona centrale di Napoli e gestito in particolare le piazze di spaccio e le attività estorsive in danno di ambulanti e ristoratori del centro storico, nonchè di posteggiatori abusivi. Individuati gli autori di omicidi e tentati omicidi commessi per affermare la supremazia territoriale del nascente gruppo criminale.
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