La Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza ha eseguito un'ordinanza di misure cautelari nonché altri provvedimenti, tra i quali alcune perquisizioni presso abitazioni private e il sequestro di una cappella gentilizie di 4 nicchie comunali per tumulazioni. L'indagine
condotta dai Finanzieri e coordinata dalla Procura di Napoli fin dal 2012 ha consentito di portare alla luce l'esistenza di un'associazione a delinquere finalizzata alla commissione di più delitti di truffa ai danni dello Stato all'interno del cimitero di Napoli Poggioreale. Complessivamente sono 17 soggetti a vario titolo coinvolti nelle indagini. Al termine delle investigazioni è risultato che due imprenditori, in particolare, avvalendosi di alcuni dipendenti comunali compiacenti, hanno acquistato negli anni dal 2007 al 2012 mediante la stipula di atti di compravendita falsi redatti da un notaio, diverse cappelle funerarie molte delle quali risalenti al 1800 che per la normativa vigente non potevano formare oggetto di compravendita. Tali atti di acquisto avvenivano, spesso, senza il consenso degli originari aventi diritto con la conseguente sottrazione e dispersione dei resti mortali rinvenuti all'interno. Nel corso delle preliminari attività investigative, uno dei passaggi essenziali è stata la denuncia degli eredi di una nota famiglia napoletana. Un danno patrimoniale per il Comune di Napoli quantificato in 3,2 milioni di euro.
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