Palermo, barcone naufragato a largo Libia: fermati 5 scafisti - video

La Polizia di Stato di Palermo ha arrestato 5 presunti scafisti ritenuti responsabili del naufragio al largo della Libia. L'accusa per loro è di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e di omicidio plurimo aggravato per aver provocato la morte
accertata di 26 migranti e quella presunta di circa duecento, che, a dire dei testimoni, sarebbero rimasti rinchiusi all'interno dell'imbarcazione capovoltasi. Si tratta di cinque cittadini stranieri, algerini e libici, che erano sbarcati giovedì scorso a Palermo dalla nave militare irlandese "Le Niamh", insieme a 362 migranti. A bordo della nave anche ventisei salme, tra cui quelle di tre bambini. I cinque arrestati apparterrebbero ad un'organizzazione criminale operante in Libia, dedita a favorire l'ingresso illegale di stranieri in Italia. Le indagini della Squadra Mobile hanno fatto emergere "comportamenti volontari" a carico dei 5 che avrebbero rivestito ciascuno un ruolo ben preciso: uno di questi comandava, con l'ausilio di altri due il natante; gli altri si occupavano di controllare i migranti, impedendo loro di muoversi, utilizzando per questo anche forme di violenza. Alcuni migranti hanno riferito che gli scafisti avrebbero marchiato con i coltelli la testa di coloro che non obbedivano agli ordini, specie quelli di etnia africana; gli arabi, invece, sarebbero stati picchiati con cinture e gli uomini sposati con calci e pugni.



Fonte: RaiNews24
Via: AskaNews

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